Le avventure di Pinocchio, Carlo Collodi

– Levatemi una curiosità, babbino: ma come si spiega tutto questo cambiamento improvviso? – gli domandò Pinocchio saltandogli al collo e coprendolo di baci.
– Questo improvviso cambiamento in casa nostra è tutto merito tuo, disse Geppetto.
– Perché merito mio?…
– Perché quando i ragazzi, da cattivi diventano buoni, hanno la virtù di far prendere aspetto nuovo e sorridente anche all’interno delle loro famiglie.
– E il vecchio Pinocchio di legno dove si sarà nascosto?
– Eccolo là, – rispose Geppetto: e gli accennò un grosso burattino appoggiato a una seggiola; col capo girato da una parte con le braccia ciondoloni e con le gambe incrocicchiate e ripiegate a mezzo, da parere un miracolo se stava ritto.

Pinocchio si voltò a guardarlo; e dopo che l’ebbe guardato un poco, disse dentro di sé con grandissima compiacenza:

– Com’ero buffo, quando ero un burattino! E come ora sono contento di essere diventato un ragazzino perbene!

Rileggo Pinocchio per la millesima volta. L’ho letto tante volte per me stessa, da quando ho imparato a leggere. Ora lo leggo per la mia piccola. E ogni volta che chiudo l’ultima pagina ci trovo nuove sorprese e nuovi significati. La mia attenzione si indirizza verso particolari ‘altri’, che la volta passata non avevo nemmeno visto di sfuggita. Le domande di mia figlia spaziano dall’arredamento della casa di Geppetto al loro menù per cena. Si informa sul Grillo Parlante perché vorrebbe averne uno anche lei, vero… Ha un po’ di paura quando le leggo la storia di Mangiafoco ma il fatto che alla fine anche lui si dimostri una brava persona la rassicura e finge di abbracciarlo, dicendogli “Bravo, Mangiacoco!”

Poi però si scioglie quando parliamo della Bella Bambina dai Capelli Turchini e la vedo sognare, come sognavo anch’io quand’ero piccola.

Collodi non ha dato nessun freno alla fantasia nello scrivere questa storia. Ha sfruttato luoghi, usi, costumi, manie, vizi e virtù della gente ‘normale’ per costruire una storia che ha dell’incredibile. Ma anche no. Perché quei personaggi, quelli paurosi, quelli loschi, quelli bizzarri e anche quelli buoni e bravi della sua storia, sono quelli che ci troviamo di fronte ogni giorno ancora oggi, nella nostra vita quotidiana. Fatine? Gatti e Volpi? Se ci pensate solo un attimo vi rendete conto anche voi di quanti ce ne siano nella nostra vita… per non parlare dei Lucignolo…

Pinocchio è una storia intramontabile, letta in tutte le lingue e conosciuta e raccontata da tutti. Il libro più letto e venduto al mondo dopo la Bibbia e il Corano. Il motivo sta in quei personaggi, nella loro adattabilità alle nostre complicazioni quotidiane, nell’ingenuità di quel povero burattino – da cui tutti noi dovremmo imparare che è umano essere ingenui – a volte, che tutti possiamo sbagliare, salvo poi avere la forza e il giudizio per tornare sulla retta via. Per questo ho scelto come citazione le ultime parole del libro. Perché a tutti capita di trasformarci a volte in ‘burattini’, di farci distrarre nonostante ci siano tutte le buone intenzioni…

Il gioco sta nell’imparare a vedersi dall’esterno, nell’imparare a guardare quel vecchio burattino buttato sulla sedia e nel riconoscerci nei suoi mille difetti ma anche nei tanti pregi che ha… 😉

LE AVVENTURE DI PINOCCHIO
Carlo Collodi
Mondadori (Collana Oscar Bestsellers), 2009, pagg. 205, € 7,70

polepole
Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

2 COMMENTS

  1. Mi sa che risfodererò presto il mio vecchio librone illustrato da jacovitti :)) …grasssie Pole bellissima recensione

  2. Mitico anche quello di Jac!
    E’ incredibile scoprire in quanti si siano cimentati con la storia di Pinocchio: nelle mie avventurose ricerche mi sono imbattuta in tantissime versioni della sua storia. Come per tutte le storie ri-raccontate, chi l’ha fatto per la millesima volta ci ha messo un po’ del suo… bene, i salami di Jac stanno ovunque, e male non ci stanno (ma dove stanno mai male i salami? ;-)).
    L’unica cosa che continua a darmi fastidio è la Fata dai Capelli Turchini: ma come gli è venuto in mente, a Disney, di farla bionda??? Continuo a guardare il film-cartone con la PM, bellissimo, terribile a momenti… ma quella Fata che continua a pretendere di essere la Fata dai Capelli Turchini e poi la guardi ed è bionda (e bellissima, certo, ma bionda!!!) proprio non la sopporto… ^_^

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