L’allieva, Alessia Gazzola

Stasera indosso il vestito che quella ragazza, Giulia Valenti, ha scelto per me.

Con addosso l’abito che doveva portarmi fortuna, osservo il suo cadavere, paralizzata dall’orrore.

La recensione di L’allieva di Alessia Gazzola

Un pomeriggio di shopping Alice, giovane specializzanda di Medicina Legale, incontra in un negozio una bellissima ragazza che l’aiuta a scegliere il vestito perfetto per una festa. La sera dopo quella ragazza bellissima è il cadavere nella scena del crimine su cui Alice fa il sopralluogo. Una tragica coincidenza che scuote profondamente la giovane dottoressa. Alice sente che qualcosa non è chiaro in quella morte e anche se i suoi superiori non le danno molto credito lei, caparbia e con un ottimo sesto senso, troverà le risposte giuste. Intorno ruotano le figure che popolano la vita di Alice: i colleghi di medicina legale, un nuovo amore, e gli strani personaggi con cui viene in contatto durante le indagini.

La mia opinione su L’allieva di Alessia Gazzola

L’annuale party di beneficenza organizzato da quegli iperattivi di Pediatria mi ricorda puntualmente che, in qualità di specializzanda in Medicina Legale, mi trovo – senza alcuna chance di progressione verticale – all’ultimo gradino della piramide alimentare della Medicina. Gli altri, ossia tutti gli altri medici, sono convinti di esserne al vertice.
Imbevuti di maratone di ER, hanno una distorta percezione della loro realtà professionale e nessuno si prende la briga di spiegare, per esempio, a uno sifgato qualunque di Pediatria che lui non ha niente a che vedere con George Clooney. Non che io abbia a che vedere con CSI, perchè nel mio terrificante Istituto, il grande santuario dell’umiliazione ntesa come sport, è concepito alla stregua della carta igienica. Anzi, peggio, perchè almeno la carta igienica ha una qualche utilità. Non c’è possibilità che ad una specializzanda del mio rango venga affidato un grosso caso di quelli che finiscono sui giornali.
Pertanto, irrisa dai colleghi che giocano al Dr House ed esclusa da quelli che si sentono protagonisti di un romanzo della Cornwell, non posso che considerarmi un’appendice vermiforme della Medicina Legale.

Opera prima di Alessia Gazzola, L’allieva si legge bene. La storia scorre, non ci sono pedanti spiegazioni tecniche che potrebbero annoiare o stancare il lettore non proprio appassionato al genere. La trama è reale e ben congegnata. Certo non è una lettura al cardiopalma stile americano con killer senza pietà o scie di sangue che ruotano pericolosamente intorno all’eroina però è una lettura gradevole.

La protagonista mi è molto simpatica: probabilmente se avessi mai scelto di studiare medicina avrei optato per medicina legale, inoltre condividiamo una sana passione per i manga giapponesi che nel libro vengono citati col titolo originale, e a chi li ama come me fa sempre piacere leggere di Berusaiyu no bara o di Karekano. Alice è goffa, rasenta spesso il ridicolo in situazioni al limite dell’assurdo e non è per niente benvoluta dai prof. Una studentessa molto realistica, fa tenerezza e conquista il lettore anche se ogni tanto vien voglia di scrollarla un po’ e di dirle: animo ragazza!

Il personaggio di Alice mi ha ricordato un po’ Tempe Brennan,  per chi non la conoscesse ma credo siano davvero pochi è la protagonista dei libri di Kathy Reichs maestra indiscussa del genere cadaveri e morgue. Alice come Tempe ha una grande empatia nei confronti delle vittime ed è mossa da grande passione e amore verso il suo lavoro. Alice non studia solo i cadaveri da un punto di vista medico-tecnico ma si commuove e si perde nei dettagli che aiutano a ricostruire la vita, le passioni e i moti dell’animo delle vittime.

Una lettura piacevole sotto l’ombrellone, un libro consigliabile anche a chi non ama particolarmente questo genere  perché la morte, la scienza e la scena del crimine ci sono ma non invadono la storia che rimane prima di tutto la fantastica avventura nella vita di questa ragazza che non molla il suo sogno di diventare medico legale.

Buona lettura.

L’ allieva
Alessia    Gazzola
Longanesi, 2011, p. 374, €. 18,60
Disponibile anche in ebook a € 4,99

SIBY
Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

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