Le chiavi del regno, A. J. Cronin

Non dimenticare la massima di Lao Tse: Molte sono le religioni, la ragione è una, siamo tutti fratelli.

 

La recensione di Le chiavi del regno di A. J. Cronin

Francis, rimasto orfano di entrambi i genitori, viene allevato da zia Polly e Ned. Instradato verso la vita clericale, dopo una delusione d’amore  accetta di prendere i voti e diventare prete. La vita del canonico però non è adatta a lui, non per scarsa vocazione o mancanza di fede ma perché inadatto a seguire i giochi politici e sociali che rendono prospera una parrocchia. Viene dunque mandato in Cina come missionario. Qui si troverà a dover fronteggiare inondazioni, carestie, lotte tra signori della guerra e ostilità della popolazione locale. Ma Francis non demorde mai. Armato della sua grande risolutezza e del suo pacato sorriso riuscirà sempre a rimanere fedele a se stesso senza mai cedere a compromessi ma credendo sempre che Dio è ovunque e in ognuno indipendentemente da dove si nasce o da quale nome si usi per rivolgersi ad esso.

La mia opinione su Le chiavi del regno di A. J. Cronin

Cronin in quest’opera tratteggia la figura di un prete singolare, Francis Chisholm. Scritto nel 1941, ottava opera del prolifico scrittore, Le chiavi del regno fu un bestseller. Bellissimo romanzo sulla fede e le sue espressioni, un po’ lento nella prima parte diventa molto interessante quando la vicenda si sposta in Cina. Francis è un prete atipico: per nulla interessato a far carriera e a garantirsi un posto al sole egli fa sue quella povertà e quella carità predicate nel Vangelo. Sempre pronto a dare e a convertire usando l’esempio e non i soldi, come accadeva comunemente nelle altre missioni, criticato per i suoi modi non convenzionali e per le poche conversioni, Padre Francis imparerà subito a non curarsi delle chiacchiere, fatte spesso da gente seduta comodamente nel proprio salotto in canonica, e godrà delle piccole cose che gli offre la sua Missione. Non sarà una vita facile la sua, però sarà una vita ricca.

In questo libro, attualissimo anche se scritto molti anni fa, si trovano molti spunti di riflessione: innanzitutto sulla figura di Dio e su chi crede che un dio sia migliore di altri. Poi sull‘evangelizzazione: una Missione è prospera perché ha tanti convertiti o perché i convertiti hanno scelto di essere cristiani senza spinte esterne? E qual è il modo ortodosso di comportarsi?  La storia di Padre Chisholm è esempio di come spesso la Chiesa diventi una rete sociale e burocratica poco vicina alle persone e più interessata alla politica.

Francis è un uomo buono, che si fa apprezzare con l’esempio di un comportamento integerrimo che non cede mai ai ricatti o alla disperazione del momento. Un personaggio indimenticabile come tutti quelli dei romanzi di Cronin.

Il film Le chiavi del paradiso

Nel 1944 dal romanzo fu tratto un film per la regia di John M. Stahl. Protagonista della pellicola, nel ruolo di Francis, troviamo un giovanissimo Gregory Peck. Grazie alla sua interpretazione, candidata all’Oscar, il giovane attore divenne famosissimo. In Italia il film fu distribuito con il titolo di Le chiavi del Paradiso.

Il trailer del film Le chiavi del Paradiso

 

 

SIBY
Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here