A cura di Chiara Peri
Vi avevamo annunciato incursioni di alcune ospiti per il tema di questo mese.
E oggi vi proponiamo una bellissima riflessione di Chiara Peri, che l’argomento lo conosce fin troppo bene e che ha deciso di declinarlo in modo assai zebukiano.
Ovvero affidando ai libri il compito di abbattere i confini e le differenze.
Una missione impossibile?
Chiara, ma anche tutto lo Staff di Zebuk, non e’ dello stesso avviso.
E allora andiamo a scoprire quali sono le Letture Sconfinate che ci suggerisce.
Letture Sconfinate
Quando le amiche di Zebuk mi hanno chiesto un contributo sul tema del mese, mi è tornato subito in mente un articolo di Ilvo Diamanti di oltre un anno fa.
Si parlava di geografia e di storia, a commento di alcune dichiarazioni dell’ex-ministro Profumo.
Si parlava di confini e di condivisione.
Si ricordava come la presenza di compagni di classe di origine straniera sia, potenzialmente, un’occasione, ma che come tutte le occasioni andrebbe coltivata e valorizzata con intelligenza (e, possibilmente, competenza didattica).
Che letture proporre ai nostri bambini per aprire le finestre della loro mente, per diventare insieme a loro persone curiose e flessibili, non intimorite dalla diversità?
Tra le molte case editrici che lavorano con serietà sulla condivisione di storie – in vista della scrittura collettiva di una storia comune e plurale di nuovi cittadini italiani – mi è particolarmente cara la Sinnos.
Loro, con le favole bilingui, sono stati davvero dei pionieri.
Dovendo scegliere due titoli per bambini dell’età di mia figlia (6 anni circa), suggerirei Le altre Cenerentole. Il giro del mondo in 80 scarpe e Giufà, un vero classico del repertorio comune mediterraneo.
Noi abbiamo conosciuto entrambi i libri attraverso le letture animate, una pratica eccellente da incentivare.
La Sinnos, che ne ha fatto un’arte, organizza anche appositi corsi di formazione per animatori alla lettura.
Ma nulla vi impedisce di improvvisare.
La lettura a voce alta, come ricordava recentemente l’amica Chiara, non è solo una corvée per quando i bambini non sanno leggere da soli: può essere un’esperienza nuova per tutta la famiglia.
E quando i bambini crescono?
E’ il momento di puntare con decisione sui vicini di banco.
La chiamano, a torto o a ragione, “letteratura migrante”:
si tratta, in pratica, di letteratura scritta in italiano da scrittori di origine straniera o, ancora meglio, da italiani figli di genitori stranieri. Io ho avuto la fortuna di conoscere qualcuno di questi autori e, anche in questo caso, vi suggerisco qualche lettura adatta a ragazzi a partire dalle medie.
La più talentuosa che abbia mai incontrato è Randa Ghazi: Sognando Palestina l’ha scritto a 14 anni e Oggi forse non ammazzo nessuno è probabilmente il libro più spiritoso che abbia mai letto sull’Islam.
E, come genitori, siete pronti alla coppia mista?
La possibilità è meno remota di quanto pensiate e se giurereste di essere aperti e liberali, riguardatevi Indovina chi viene a cena. Che sia un caso reale, o una mera possibilità, Amori bicolori è l’ideale per riderci su tutti insieme, senza perdere l’occasione di pensare un po’.
Mai come in questo caso, alla lettura consiglio caldamente di abbinare la pratica.
Ho ben in mente certe bellissime librerie traboccanti di intercultura in salotti che mai si aprirebbero a un incontro in carne d’ossa con le culture per cui tanto si sospira sulla carta.
I figli, bambini o adolescenti che siano, difficilmente daranno valore a qualcosa di cui noi siamo i primi ad essere sostenitori solo in teoria.
Vi sfido, quindi, almeno ogni tanto a “sconfinare”.
Noi venerdì scorso l’abbiamo fatto, accogliendo l’invito di una mamma “straniera” e abbiamo avuto una bella sorpresa.
Io sto prendendo appunti, c’è ancora tanto da leggere e tanto da imparare… grazie Chiara, grazie mille per il tuo sconfinamento! 🙂