Babbo Natale ha dimenticato uno dei suoi aiutanti su un tetto della città. Questo è un grosso guaio per Aben, il folletto più abile a confezionare regali ma anche più propenso a combinare guai, tra tutti gli aiutanti di Babbo Natale. Voleva solo dare un’occhiatina giù per la canna fumaria dell’ultima casa, ma quando Aben è tornato sul tetto slitta, renne e il grande vecchio con la barba bianca erano spariti. E lui si sa, torna nelle case solo una volta l’anno. E non è nemmeno detto che ci torni perché Babbo Natale arriva solo se si è stati buoni e ubbidienti. E questo è il secondo grande problema di Aben! Perché il tetto sul quale si trova è quello di Ivy: la bambina più capricciosa della città. Chissà se Babbo Natale tornerà a consegnarle regali!
Questa è la storia di un folletto di Babbo Natale, Aben, distratto e un po’ birbante, che a causa della sua distrazione perde la partenza della slitta e viene abbandonato a casa di una bambina molto capricciosa, Ivy, la notte di Natale.
Se Aben vuole davvero tornare al Polo Nord deve trovare il modo giusto di far diventare Ivy una bambina davvero buona. Ha un anno di tempo per farlo: in caso contrario Babbo Natale non porterà nessun dono a questa bambina e il folletto non potrà più tornare a casa!
Aben abbassò il tono della voce perché gli sembrava giusto in quel momento mostrare un certo rispetto (si era quasi dimenticato come si faceva).
«La tua mamma era una ballerina classica?» le domandò.
Aveva immaginato che fosse un altro genere di ballerina, di quelle che lavorano nei varietà e lanciano allegramente in aria le gambe con i tacchi a spillo. Fu allora che si ricordò della fotografia della ballerina che aveva coperto con una tovaglia per farne un tavolo, quando era approdato nella soffitta.
«A volte», rispose Ivy, «ho la sensazione che se potessi almeno vedere la sua faccia, sapere com’era, non sarei più così capricciosa e monella.»
Ma come mai Ivy è così capricciosa? Davvero non è una bambina buona? Scopriamolo insieme, e cerchiamo di capire cosa potrà fare Aben per aiutarla a migliorare il suo carattere…
Oggi ho imparato che
I miei bambini hanno apprezzato la storia di Aben e Ivy, ma continuavano a sostenere che i bambini cattivi non esistono e che se la piccola era così dispettosa doveva esserci un motivo.
La lezione è stata doppia, per me e per loro: da parte mia dare spiegazioni sul fatto che i bambini siano tutti buoni oppure no è servito a confermare loro che sì, hanno ragione, i bambini cattivi non esistono e quella parola è solo un modo di dire, un bel po’ sbagliato, dei grandi.
Da parte loro, certi esempi valgono più di tante parole e minacce e punizioni: appena c’è stata occasione di battibecco tra loro si sono guardati negli occhi, hanno respirato e hanno detto, insieme: “Attenzione, sembra di essere come Aben e Ivy…!”
Il folletto distratto e la bambina capricciosa
Lorrie Moore
Frassinelli (collana Narrativa), 2003, pag. 75, € 5,25
ISBN: 978-8876847561
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