Il testo di cui vi parlo oggi è un testo teatrale, un genere che non leggo solitamente, non è altro che un romanzo dove tutto viene descritto dettagliatamente.
La recensione di Fragole a Novembre, Prisca Turazzi
Francesca è una giovane insegnante precaria come la sua vita personale ed è una donna insicura.
Un giorno si trova per caso ad uno speed date e decide di raccontarsi ad uno sconosciuto, Sergio.
Durante il racconto si rende conto che gli unici momenti in cui stava bene erano quelli con Salvo, un uomo scorbutico e solo che le ha insegnato ad estraniarsi da tutto e da tutti. Salvo odia la gente e dona a Francesca la libertà.
Il titolo è molto significativo, in quanto la protagonista sogna di mangiare le fragole a Novembre, fantasia impossibile da realizzare. Francesca piano piano si libera delle sue barriere e accetta quello che la vita le ha dato. E’ importante continuare a sorridere e trovare una ragione per andare avanti.
Facile immedesimarsi in Francesca come anche in Sergio che alla fine è come uno spettatore.
Mi piacerebbe tanto vederlo messo in scena a teatro.
Buona lettura!
Fragole a Novembre
Prisca Turazzi
Adiaphora Edizioni, 2016, p. 55, € 5,00
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