Quando dici “Sub Pop Records” dici “grunge”, ma soprattutto dici “Seattle”.
Dici di un’etichetta che ha identificato, impacchettato, esportato un suono distintivo. destreggiandosi nell’ingenuità, ma raccogliendo intorno a sé artisti, geni e visionari, e facendo tesoro del credo do-it-yourself.
La recensione di Oltre i Nirvana di Valeria Sgarella
Oltre i Nirvana è il risultato di una lunga intervista di Valeria Sgarella a Bruce Pavitt della Sub Pop Records.
Un libro piacevolissimo che si legge tutto d’un fiato e che, soprattutto a quelli della mia età, farà compiere un meraviglioso tutto nel passato.
Il titolo è già interessante di suo.
Infatti quell’Oltre i Nirvana potrebbe far pensare di essere davanti ad una storia della band mentre invece quello che il lettore si trova tra le mani è un excursus in primis sull’etichetta Sub Pop Records e su tutte le band rimaste nella storia o meno che hanno fatto grande e famoso il genere GRUNGE.
La mia opinione su Oltre i Nirvana
Ho adorato questo libro nel vero senso della parola.
Mi sono ritrovata catapultata nei miei quindici anni ed anche se non sono un’appassionata del genere ritrovare nomi, luoghi e persone in qualche modo familiari è stato piacevole.
La storia della Sub Pop Records è anche la storia di una città che ha esportato un genere di musica unico.
Il libro è soprattutto la storia dell’etichetta discografica, dei sogni e gli azzardi presi da persone che non hanno mai smesso di sognare.
Se amate la musica, se avete ascoltato i Sound Garden o i Nirvana o se semplicemente pensavate che Seattle fosse la città per voi non potete perdervi questo gioiello.
Buona lettura.
Oltre i Nirvana
Valeria Sgarella
Edizioni del Gattaccio, 2018, p. 240
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Photo: bbc.co.uk