Il pane perduto, Edith Bruck

Mi sentivo rinata. Avevo un nome, esistevo.

La recensione di Il pane perduto di Edith Bruck

Nel 1944 Ditke, dal suo paesino in Ungheria, viene deportata con la sua famiglia.
Dal ghetto in città ad Auschwitz, da Dachau a Bergen-Belsen fino alla liberazione, la voce di Ditke racconta lo stravolgimento della sua vita.
Le urla delle Kapò, la crudeltà, il freddo, la neve, i morsi della fama, i volti scavati e la disperazione di volercela fare ad ogni costo.
E quando le truppe liberano i campi un’altra atrocità inizia: il ritorno a casa.
Ma cos’è casa?
L’edificio piccolo dove ha passato l’infanzia in Via sei case e ora diroccato e depredato?
La casa in città delle sorelle maggiori che trattano Ditke e sua sorella Judit come lebbrose da sanificare prima di poterle ammettere all’interno?
Normalità è vivere della carità degli altri? Oppure significa abbracciare il Sionismo ed andare in Israele?

La mia opinione su Il pane perduto di Edith Bruck

Il pane perduto, candidato al premio Strega 2021, è un libro breve ma molto intenso.
Spesso i libri sulla Shoah si fermano al momento della liberazione o raccontano i momenti immediatamente successivi al ritorno alla normalità.
Edith Bruck invece racconta soprattutto cosa ha significato per lei essere di nuovo libera.

In un mondo stravolto, dove ritornare nella propria casa suonava stonato e improbabile, Edith si ritrova a dover scegliere se continuare ad affidarsi agli altri, come nel campo, o decidere per sé. E decidere da soli, senza punti di riferimento, non è facile.

Il pane perduto racconta di ciò che ci viene strappato a forza, come appunto il pane perduto del titolo, quel pane che la famiglia è stata costretta ad abbandonare all’arrivo delle SS e di come sia impossibile tornare indietro. Del coraggio necessario a ripensare se stessi e la vita così come l’avevamo immaginata e di come sia impossibile dimenticare, difficile far comprendere, fondamentale raccontare, ancora e ancora, perché il ricordo non si perda nel tunnel del tempo.
Buona lettura.

Il pane perduto
Edith Bruck
La nave di Teseo, 2021, p. 128, €. 16,00

SIBY
Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

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