Per chi si sente meno avvezzo all’arte surrealista l’invito è quello di non spaventarsi o irritarsi, di non scandalizzarsi davanti all’apparente follia di alcune frasi, ma di provare a immergersi in questa esperienza proprio come un pesce solubile nell’oceano del pensiero umano, tra il mistero delle immagini e la meraviglia dei termini fra loro accostati.
“Il surrealismo è un movimento artistico e letterario d’avanguardia del Novecento, nato negli anni ’20 a Parigi come evoluzione del dadaismo e che coinvolse tutte le arti, toccando letteratura, pittura e cinema; nel 1924 ne fu scritto il primo manifesto.
Esso vuole esprimere una realtà superiore, fatta d’irrazionale e sogno, per rivelare gli aspetti più profondi della psiche”. (Fonte: wikipedia.it)
Da lontano non riesco più a vedere bene, è come se una cascata si frapponesse fra il teatro della mia vita e me, che non sono l’attore principale.
La recensione di Pesce solubile, André Breton
A cent’anni dalla nascita del surrealismo, “Pesce solubile” di André Breton, pubblicato nel 1924 insieme al Manifesto del surrealismo, appare per la prima volta tradotto in italiano.
In queste 32 brevi storie «le parole fanno l’amore», dice Breton, rappresentano il primo esperimento di testi automatici propriamente surrealisti: qui “la letteratura è l’occasione per liberare l’immaginazione e l’inconscio in una modalità contraddittoria e fertilissima”.
Si racconta di donne sull’orlo delle nuvole, di una vespa enorme che poneva indovinelli ai bambini, di… ma come posso spiegare? Pesce solubile deve essere vissuto, anzi sognato, in prima persona.
Le pareti della stanza si ricoprirono di lacrime che, staccandosi, evaporarono prima di toccare il suolo, lacrime sulle quali si era attaccato un arcobaleno così piccolo che sarebbe stato facile impadronirsene. Quando lo toccavo, il velo sospirava sonoramente e ogni volta che lo ributtavo sul letto tendeva a presentarmi il suo lato chiaro, peraltro composto da tutte le stelle possibili.
Il mio parere su Pesce solubile, André Breton
Non sono una critica d’arte, ho sempre amato le parole e le ho scelte come migliore compagnia in moltissime occasioni. Ma non posso dire di essere un’esperta di letteratura: ho avvicinato Pesce solubile di André Breton senza sapere più di tanto, giusto il minimo indispensabile, sulla corrente del surrealismo.
Posso solo consigliarvi di predisporvi al sogno, di ascoltare con orecchie e cuore aperti le 32 brevi storie di questi “testi automatici”, esperimenti fantastici di quanto e come una mente ricca di fantasia possa creare Sogno.
Io per me terrò il Pesce solubile sul comodino, disponibile non appena avrò bisogno urgente di un sogno fantastico a cui attingere.
Pesce solubile
André Breton
Fernandel, 2024, p. 148, €.14,00