Il termine Fata deriva dall’antico “faunoe o fatoue” che nella mitologia pagana indicava le compagne dei fauni, creature dotate del potere di predire il futuro e di soprassedere agli eventi umani. La denominazione Fata deriva anche da “fatica”, parola che nel medioevo fu sinonimo di “donna selvatica” cioè di donna dei boschi, delle acque e, in genere del mondo naturale. Le Fate sono esseri soprannaturali dotati di potere magico grazie al quale possono cambiare aspetto e farlo cambiare agli altri. Frequentano caverne, rocce, colline, boschi e sorgenti; sono pronte a correre in aiuto degli innocenti e dei perseguitati: riparano torti, vendicano offese, ma possono anche essere maligne e vendicative. Secondo la tradizione si vuole che presenzino alla nascita degli uomini per conferire loro doni particolari e influenzarne l’esistenza in modo benevolo o malevolo.
La recensione di Fate di Brian Froud e Alan Lee
Se vedete tanto biancospino attenzione, lì si svolgono i raduni delle fate. Quando raccogliete le mele ricordatevi sempre di lasciarne una sull’albero per lo spirito che alberga tra i rami. Se andate a passeggiare nei boschi ricordatevi di portare con voi caramelle e cioccolatini da lasciare negli incavi degli alberi per gli esseri fatati, ne sono golosissimi. Un fungo può essere propietà privata di una fata, attenzione dunque! Mangiare le primule permette di vedere le fate e sappiate che esse volano sui ramoscelli dell’Erba di San Giacomo.
La mia opinione su Fate di Brian Froud e Alan Lee
In questo libro delizioso è raccolta tutta la documentazione relativa agli spiriti fatati. Fate, folletti, essere magici dall’aspetto riprovevole o esserini grandi come una capocchia di spillo dall’aria furbesca. Ogni descrizione è accompagnata da bellissimi disegni, ricchi di dettagli e colori.
Se non credete alle fate dovete leggere questo libro. Primo perchè le fate esistono e la cosa è indubbia, secondo perchè nelle ultime due pagine del libro ci sono le foto che ne testimoniano l’esistenza e davanti a quelle immagini anche i più scettici dovranno ricredersi.
E ricordatevi che quando in casa scompare qualcosa è sempre colpa di qualche folletto birbone che gioca a nascondino con voi quindi è inutile affannarsi tanto nella ricerca. Ritroverete l’oggetto solo quando l’essere fatato troverà qualcosa di più interessante da fare.
Che dire quindi? Leggete questo libro, la magia è tutta intorno a noi.
Fate
Froud Brian, Lee Alan
BUR Biblioteca Univ. Rizzoli ( genere Illustrati), 1988, p. 192, €. 17,90
ISBN 88-17-11153-8
Ecco, ora sì che sono in difficoltà… Fate o Gnomi? Cosa chiedere a Babbo Natale per la PM? (che in realtà sarebbe per me, ma come spiegarglielo..?)
Mi sa che alla fine ne chiederemo uno per uno, sì… 😉
Anche perché il richiamo è forte: se fata deriva in qualche modo da donna selvatica… come il nome Silvia, abitante della selva… ecco, credo che qualcosa ci sia sotto e questo sia proprio un vero “richiamo della foresta”, per me! 😀
Gnomi per una bimba è perfetto. Questo delle fate invece credo sia un libro più da adulto. 🙂
Mi piace questa descrizione delle fate come creature dei boschi anziche fatine zuccheose e brillantinate … lo voglio 😀