
“La trovò in piedi davanti alla porta che, con il suo cane di pezza, la stava aspettando. Sulla camicia da notte era disegnato un pomodoro che ballava. «Pensavo che non arrivassi più», le disse Rebecca appena la vide. «Bel pomodoro», rispose Giulia entrando in casa. Rebecca si guardò il pomodoro, e poi, senza muoversi dalla soglia, fissò Giulia. «La mamma non c’è». «Lo immaginavo. E tu vuoi la fiaba della buonanotte». Rebecca annuì, spostando gli occhi sul cane.”
Giulia, quarantenne, pubblicitaria, vive sola e un giorno per caso sul pianerottolo conosce Rebecca, la figlia di nove anni di Anna, la sua nuova vicina di casa. Senza volerlo si ritrova ad occuparsene di nascosto la sera quando la madre è fuori per lavoro. La piccola le chiede di raccontarle delle fiabe classiche, per intenderci quelle dei fratelli Grim, di Andersen, ecc… che Giulia modifica un po’, dicendo che quelle che conosce la piccola non sono reali, le vere storie sono meno romantiche, più dure e sono quelle che le racconta ogni sera. Ci sono i ranocchi che si trasformano in principi solo se li lanci contro un muro per esempio.
Rebecca ne parla a scuola con i compagni, che non le credono anzi la screditano. A volte certe cose è meglio non raccontarle…
Rebecca e la madre sono molto misteriose perché in fuga da un compagno e un patrigno che picchiava. quest’ultima dicendo di amarla. Emerge la violenza sulle donne a dimostrare che i mostri ci sono anche nel mondo reale e non solo nelle fiabe.
Sarà Rebecca a fare capire a Giulia che i prinicipi azzurri esistono e sono più vicini di quello che si crede, proprio dove lei non aveva mai guardato, dando per scontato un caro collega di lavoro.
Qualcosa di vero è un romanzo piacevole, con momenti più allegri e momenti più drammatici, ma con un bel finale.
Qualcosa di vero
Barbara Fiorio
Feltrinelli, 2015, p. 256, € 15,00
Puoi acquistarlo qui: