“Cosa c’è?”
“Chi è quello che non ho riconosciuto?”
Nessuna risposta. Gli occhi chiari di David Bowie vibrarono sullo schermo. Lei si alzò e disse più forte:
“Eric, ti ho fatto una domanda: chi era?”
Lo schermo si spense. In un secondo i suoi occhi si abituarono all’oscurità. Vide il suo riflesso nel rettangolo obliquo del monitor: livido, ossuto. Il viso di una morta.
Alla fine, il medico rispose:
“Era Laurent, Anna. Laurent Heymes, tuo marito.”
La recensione di L’impero dei lupi, Jean-Christophe Grangé
Anna vive una vita all’apparenza serena.
Casalinga, moglie di un importante funzionario della polizia, convive da qualche tempo con un disturbo che le sta rendendo la vita un inferno.
Anna ha dei vuoti di memoria improvvisi e violenti che la lasciano spossata.
Preoccupato il marito Laurent la porta in ospedale per farla visitare da un amico neurologo.
L’unica cura possibile sembra un’operazione che la donna però rifiuta.
Anna decide quindi di consultare una psichiatra.
Intanto Parigi è scossa da orrendi omicidi all’interno della comunità turca.
Tre donne, sfigurate e maciullate.
All’apparenza le morti non sono collegate ma il poliziotto che ha in carico l’indagine non la pensa così.
La mia opinione su L’impero dei lupi, Jean-Christophe Grangé
L’impero dei lupi è un romanzo di Jean-Christophe Grangé e questo è sempre sinonimo di un buon thriller.
Anche questo romanzo non delude.
Le due storie, l’indagine della polizia e l’amnesia di Anna, scorrono in parallelo fino ad unirsi.
Una lettura che parte quasi in sordina ma poi diventa al cardiopalma facendo divorare al lettore le pagine fino ad arrivare al finale.
Il Film
Nel 2005 dal romanzo è stato tratto il film omonimo per la regia di Chris Nahon con Laura Morante e Jean Reno.
L’impero dei lupi
Jean-Christophe Grangé
Garzanti, 2010, p. 495, €. 11,90
Photo: programma.sorrisi.com