Sulle rive del Nilo, tutti i gatti sono in attesa.
Io guardo se arriva Osman sulla sua feluca.
Sono Bastet, la gatta nera dagli occhi d’oro.
La recensione di La gatta magica di Vanessa Hié
La gatta Bastet ci guida e ci fa compagnia lungo un’intera giornata.
Dal pescatore Osman che le regala un pesce, alle corse sui tetti fino alla notte lungo il fiume Nilo.
Bastet è ammirata e amata. Porta un nome importante, il nome di una dea.
La mia opinione su La gatta magica di Vanessa Hié
La gatta magica scritto da Vanessa Hié e tradotto da Laura Molinari e Vera Minazzi fa parte della Collana Ponte delle arti.
Un illustrato piccolo ma dai colori intensi che racconta un po’ di religione egizia grazie a una gatta nera dagli occhi d’oro, altera e sfuggente che si muove in un paesaggio di rive sabbiose, notti profumate di fiori di loto, ibis e upupe.
Nell’antico Egitto i gatti erano venerati e guai a far loro del male.
Una volta morti venivano mummificati con tutti gli onori e se fate una capatina al Museo Egizio di Torino avrete modo di vedere qualche mummia.
Bastet era una dea rappresentata come gatta oppure con corpo di donna e testa di gatto ed era molto importante perché proteggeva i raccolti e le case.
La religione egizia è molto affascinante così come tutto quello che riguarda l’Antico Egitto. Il pregio di questo piccolo volume è di pennellare perfettamente l’atmosfera che si può respirare tra le case basse e la luce arancione del tramonto sul Nilo. Un illustrato che ci porta in terre lontane dove i gatti sono amati e onorati e dove Bastet, col suo pettorale di lapislazzuli e i luminosi occhi gialli, ci guarda sorniona.
Buona lettura.
La gatta magica
Vanessa Hié
Jaca Book, 2021, p. 64, €. 15,00