
Era venuto il momento di schiodarsi, di prendersi non le vendette, ma le sacrosante soddisfazioni che gli spettavano. Con una mossa fulminea, da rapace, afferrò quel pezzetto di cielo, se lo cacciò in una tasca del cappotto, uscì sbattendo la porta.
E si spalancò l’inferno.
La recensione di Neve rossa di Ferdinando Albertazzi, Sebastiano Ruiz Mignone
Vlady è un grande appassionato di storie criminali e spera che lo zio, il commissario Lafortezza, gli regali il Carnefice, il thriller del momento da settimane in classifica.
Siamo a dicembre e il Natale si avvicina. Dovrebbe essere un momento di gioia e allegria ma Torino è funestata da una serie di omicidi. Tutte le vittime sono dei ragazzi che vanno ancora a scuola, uno è addirittura un compagno di classe di Vlady.
Le indagini sono serrate ma non è facile scoprire l’identità di quell’ombra che più di qualcuno ha intravisto muoversi veloce tra le strade.
La mia opinione su Neve rossa di Ferdinando Albertazzi, Sebastiano Ruiz Mignone
Scritto a quattro mani da Ferdinando Albertazzi e Sebastiano Ruiz Mignone, con le illustrazioni di Valeria Troncarelli, Neve rossa è un trhiller adatto a partire dai 12 anni. La narrazione procede cambiando ad ogni capitolo voce narrante e punto di vista. Questo espediente dà un buon ritmo alla storia ma all’inizio può disorientare.
La vicenda è ben orchestrata e l’atmosfera festosa del Natale in contrapposizione alle indagini crea un buon contrasto.
Una storia per giovani lettori che cercano atmosfere da grandi e non hanno paura di scoprire che il pericolo può nascondersi anche molto vicino.
Buona lettura.
Neve rossa
Ferdinando Albertazzi, Sebastiano Ruiz Mignone
Chiaredizioni, 2023, p. 160, €. 14,90