Gridò, gridò, gridò…
La recensione di Storie da paura, AA. VV.
Diciannove racconti del terrore per accompagnarci nel mese di ottobre e prepararci ad entrare nello spirito giusto per Halloween.
Tra fantasmi, demoni, vampiri, case misteriose, vecchie megere, ombre minacciose e tutto il repertorio possibile e immaginabile dell’orrore coniugato ai giorni nostri, i venti autori ci raccontano la paura e regalano i giusti brividi.
I protagonisti sono tutti ragazzi, tra i dieci e i quindici anni circa, e quindi per il lettore è facilissimo immedesimarsi e rispecchiarsi in queste storie.
Infatti chi non ha mai sentito strani rumori di notte oppure si è spaventato vedendo un’ombra apparire all’improvviso? E vogliamo parlare delle case maledette o della paura di perdersi senza la possibilità di ritrovare la strada di casa?
La mia opinione su Storie da paura, AA. VV.
Perché ai bambini piacciono tanto le storie di paura? Per noi adulti è un controsenso. Eppure conoscono tutti i personaggi più famosi – provate a chiedere di It ai bambini delle elementari e vi stupiranno – e non ne hanno così paura come ci aspetteremmo. Probabilmente dipende dal fatto che avere paura è in qualche modo un’avventura e anche un mettersi alla prova. Affrontare i mostri li fa sentire grandi e dà loro una maggior consapevolezza.
Manlio Castagna, autore del primo racconto Nel campo di sorgo, è il curatore del volume e nell’Introduzione parla proprio di questo. Della passione dei ragazzi per le storie del terrore e anche della loro importanza.
Perché ogniqualvolta il giovane lettore ritrova la strada di casa o sfugge a chi lo insegue diventa un po’ più forte, un po’ più adulto. Ed è proprio questo il bello della raccolta: permette ai ragazzi di affrontare la paura guardandola negli occhi.
A volte se la faranno sotto, altre rideranno di sollievo e si sentiranno meno vulnerabili. In entrambi i casi si saranno divertiti molto con queste Storie da paura.
Buona lettura.
Storie da paura
AA. VV.
Gallucci Bros, 2023, p. 272, €. 14,90
