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Stella, Gerda Dendooven

Davanti alla costa galleggiava una barchetta.
Gran Fortuna, era dipinto sulla prua in belle lettere svolazzanti.
Su quella barchetta c’erano un uomo, una donna e un cane, Bruno.

La recensione di Stella, Gerda Dendooven

Una barchetta, la Gran Fortuna, due pescatori, marito e moglie, un pochino in là con l’età, incappano un giorno in un pesce insolito, pieno di capelli, ricoperto di conchiglie e stelle marine, forse anche pericoloso. Appena prima di rigettarlo in mare si accorgono che non si tratta di un pesce ma di un bambino, anzi, di una bambina!
Una bambina che i due genitori (sì, adottivi, sì, molto diversi da lei, sì) trovano per caso e accolgono così, senza farsi più di qualche minima domanda. Una piccola persona venuta dal mare, sola, senza adulti che possano prendersi cura di lei.
La donna, l’uomo e il cane, Bruno, l’accolgono e la curano, la nutrono e la amano. Sono due genitori e un cane, Bruno, e sono capaci di dare a Stella l’amore che meritava, quello che ogni bimbo – ogni essere – merita.

Vorrà dire che la terremo con noi, sospirò la donna. La nostra casetta è piccola, ma nel nostro cuore c’è posto abbastanza.

La mia opinione su Stella, Gerda Dendooven

Stella cresce e diventa grande, sempre più grande. Va a scuola – ormai è pronta, dice il medico – e anche lì è amata e considerata molto speciale da tutti i bambini.
Ma Stella è una bambina talmente speciale che a un certo punto nella scuola non c’è più – letteralmente – posto per lei. E allora decide di andare per il mondo, per cercare

un posto che fa per me. Un posto dove mi sento a mio agio.
Qui posso fare dei bei respiri e starnutire e correre, senza buttare a terra nessuno e senza sedermi per sbaglio su qualcuno.

La storia di Stella inizia come una fiaba ma sa come trasportarci nel mondo reale, parlando di diversità e della paura del diverso, di accettazione di sé, di bisogno di trovare il proprio posto nel mondo. Dell’amore sconfinato dei genitori, della capacità di lasciar andare chi deve trovare se stesso per poi tornare.

Gerda Dendooven è anche l’illustratrice di questo poetico albo, capace di toccare temi attuali e universali e note molto profonde. Lo fa con disegni magici e umoristici, con sproporzioni vivaci e efficacissime per il messaggio che rappresentano: Stella stesa nell’acqua, grandissima rispetto ai suoi compagni, con un gabbiano e tanti bimbi sulla pancia, le bionde trecce che galleggiano, Stella che nuota via a dorso, sola, per non far più male a nessuno, per non sentirsi più così diversa, così pericolosa per gli altri, Stella che saluta i suoi genitori adottivi, che con coraggio la lasciano andare, per scoprire chi vorrà essere.

Cercherò un posto su misura per me. Un posto dove posso essere felice. Un posto dove non faccio paura a nessuno.

Un pensiero che nessuno dovrebbe pensare, questo.

La storia di Stella ha un seguito: i genitori partiranno per andare a trovare Stella nel posto in cui finalmente ha trovato la sua felicità. Noi siamo già curiosissimi di leggerla e speriamo sia un lieto fine, proprio così come dovrebbe essere ogni storia, Soprattutto quelle vere.

L’autrice e illustratrice

Gerda Dendooven ha studiato Graphic design a Gand, in Belgio. Oggi è una figura di spicco nel mondo dell’illustrazione, più volte nominata per l’Astrid Lindgren Memorial Award e per il Hans Christian Andersen Award e insignita di numerosi premi. Le sue illustrazioni giocano con gli archetipi e l’umorismo assurdo, sono dirette ed espressive, con personaggi fortemente caratterizzati. Sa creare un mondo bizzarro e fantasioso, divertente ma a volte anche spaventoso, con uno stile unico e intrigante. Oltre alla produzione come autrice completa, ha illustrato moltissimi libri di autori di spicco come Bart Moeyaert, tra cui L’oca e suo fratello (In Italia edito da Sinnos). In Belgio è nota anche per le sue opere teatrali rivolte ai bambini. È stata l’ospite d’onore della 39^ edizione della Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia Le Immagini della Fantasia, a Sarmede.

Stella
Gerda Dendooven
Camelozampa, 2024, p. 48, €. 18,00

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Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

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