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Il libro dei morti, Patricia Cornwell

Dopo l’ultimo devastante caso che l’ha vista in azione in Florida, Kay Scarpetta si trasferisce a Charleston, nel South Carolina, dove apre uno studio di patologia forense con l’irrinunciabile aiuto della nipote Lucy e del fidato Pete Marino.
Proprio quando sembra prendere avvio una tranquilla esistenza nella routine della provincia americana, Kay è chiamata a Roma per collaborare alle indagini sull’orrenda fine di una giovane statunitense campionessa di tennis.
Un caso che sembra collegarsi a quello di un bambino morto proprio a Charleston in seguito alle privazioni e ai maltrattamenti. Ancora una volta Kay Scarpetta dovrà mettersi sulle tracce del colpevole, interpretandone i messaggi prima che sia troppo tardi.

Un assassino crudele e sadico, una psicologa televisiva non propriamente sana di mente (che già in passato aveva tentato di distruggere la Scarpetta e di insidiare Benton). Un Marino più a fondo del Titanic (e conoscendolo vuol dire un bel po’ più che fuori delle righe rispetto al solito) che rema contro il suo capo.
Una Rose sul viale del tramonto e la solita, combattiva, Lucy (soprattutto in questo momento).
Sono gli ingredienti, tanti, di questo nuovo capitolo delle avventure dell’anatomopatologa più famosa al mondo.
Forse un po’ troppi intrecci, in qualche punto.
Certo, l’essere uno dei romanzi successivi alla “resurrezione” di Benton, non lo ha aiutato molto (tanti fan, sottoscritta compresa, sono rimasti un tantino disorientati).
Però, alla fine, tutti i nodi vengono al pettine della Cornwell che, come sempre, spiega il perchè e il percome nel corso delle ultime pagine del libro.

Il libro dei morti è un romanzo un po’ al di sotto delle aspettative rispetto alle prime, indimenticate indagini di Kay Scarpetta.
Ma si legge con interesse e curiosità.
E, soprattutto, senza annoiarsi.

IL LIBRO DEI MORTI
Patricia Cornwell
Mondadori, 2007, 496 pag.
ISBN 9788804586067

1 COMMENT

  1. Questo quando è uscito l’ho letto. Effettivamente mi ha parecchio colpito l’abisso in cui ha fatto precipitare Pete Marino..
    Comunque hai ragione, magari non interessante come altri ma non ci si annoia!

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