“Mettigli il dito sulla bocca. Vedrai come morde” mi dice, indicandomi la tigre a due code tatuata sul suo avambraccio.
Non ci penso due volte,
la tocco e sento una trafittura. Sussulto e papà scoppia a ridere, con quella sua risata che passa attraverso le pareti.
“E perché ha due code?” chiedo.
“Nessuno lo sa. So solo che per poco non mi ha strappato un braccio.”
Papà si appoggia allo schienale della sedia e continua a raccontare.
Una tremenda bufera ci aveva allontanato dalla nostra rotta. Il cielo era color piombo e l’odore di catrame asfissiante. La nave era andata a incagliarsi tra gli scogli, vicino a un’isola. L’Isola della Scimmia, secondo i miei calcoli. Così decidemmo di sbarcare con una delle scialuppe. Quando mettemmo piede a terra, tutto era silenzio.
Non si sentivano neppure il canto degli uccelli e lo schiamazzo delle scimmie. La cosa era preoccupante. Ci addentrammo nella foresta buia e impenetrabile.
Lo vedete anche voi il buio della foresta, vero? Sentite il silenzio e l’odore di catrame. Non è solo per le parole usate da Daniel Nesquens, che ci racconta questa storia: è anche per le illustrazioni di Sergio Mora, appena conosciuto e che già mi ha incantata!
Papà va e viene, è poco presente fisicamente, forse per lavoro forse perché non sa proprio star fermo. Ma quando c’è… quando c’è, la sua pelle riempita di tatuaggi e la sua voce calda raccontano storie magiche, terrificanti e emozionanti, cariche di avventura e di magìa. Va per mare, questo papà. E come tutti quelli che lo fanno, ha da raccontare un sacco di avventure incredibili, vissute realmente o inventate di sana pianta, chi lo sa?
Cosa c’è di meglio per Lèggere leggeri, che tuffarsi tra le pagine di questo albo? siamo subito trasportati in un mondo a metà strada tra il fantastico mondo circense e quello che ricorda gli ex-voto, tra i fumetti e il surrealismo, tra i marinai e chissà cosa. Un mondo dove è facile perdersi e planare in volo libero tra animali stravaganti, natura e uomini che ci raccontano meraviglie incredibili, paure e sogni che – se ci pensiamo bene – ricordiamo di aver già vissuto, almeno una volta.
Tigri, elefanti, gorilla, serpenti attorcigliati, uccelli soprannaturali, ragni, facce, razzi, strani marchingegni… sono sparsi per tutto il suo corpo.
Questo papà è completamente tatuato e si sa, i tatuaggi evocano sempre mondi lontani, fantastici e sconosciuti, giungle selvagge e pericolose nei quali è bello perdersi.
Però.
Parliamo di questo papà, volete? Parliamo della mancanza di stabilità di suo figlio. Parliamo di quanto sia importante la figura presente di un padre per suo figlio. Parliamo di… Oppure parliamo del potere dell’amore di un figlio per suo padre, che perdona anche quello che apparentemente è imperdonabile: la sua assenza.
Età di lettura: dagli 8 anni
Papà tatuato
Daniel Nesquens (autore), Sergio Mora (illustratore)
Orecchio Acerbo (collana Albi), 2009, pag. 48, € 15,00
ISBN: 9788889025819
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