
La prima cosa, la più importante, è la tua famiglia, te lo devi ricordare finché campi, per tutta la vita. Al resto del mondo non gliene frega niente di te, e se può mangiarti ti mangia. La tua famiglia invece ti protegge. Io ti proteggo. Se siamo soli è finita, il mondo qui fuori è spietato, può farci a pezzi. Se restiamo insieme invece siamo più forti, siamo noi gli spietati. Se restiamo insieme, ci salviamo.
La recensione di Quella vita che ci manca, Valentina D’Urbano
Valentino, Vadim, Alan e Anna sono i 4 fratelli Smeraldo.
Anna è una bella ragazza ormai alla soglia dei 30 anni, che ha già capito che il suo destino sarà quello di non andarsene mai di casa.
Vadim è un ragazzo di 20 anni con un ritardo mentale: un dodicenne in un corpo di un bellissimo ventenne.
Alan è il classico ragazzo pieno di rabbia, ma per cui la famiglia viene prima di tutto.
E infine c’è Valentino, il piccolo di casa.
Dei quattro fratelli Smeraldo, Anna era stata la più fortunata. Innanzitutto quando era nata, Mamma ancora non leggeva i fotoromanzi e non aveva idea di cosa fosse una telenovela, e solo per questo Anna si era ritrovata il nome più normale di tutti, la sola eredità di una nonna materna che era morta presto e che nessuno di loro aveva fatto in tempo a conoscere. Anna era anche l’unica a essere nata fuori dalla Fortezza, e per un certo periodo aveva vissuto in una casa normale, in cui c’era sempre l’acqua calda per fare la doccia, non bisognava allacciarsi al contatore pubblico per avere la corrente elettrica e dove nessuno poteva rubarti l’appartamento se uscivi a fare una passeggiata.
Era nata e cresciuta in un quartiere popolare, sì, ma non erano case occupate come quelle in cui stavano adesso.
4 fratelli di sangue materno ma non paterno, che vivono alla Fortezza, un quartiere occupato di cui il Comune si disinteressa. All’inizio degli anni ’90 seguiamo le vicende di Valentino, che tra furti di auto e bravate incontra Delia.
Valentino vorrebbe emergere dalla Fortezza, ma si accorge anche di essere uguale al posto da cui vorrebbe fuggire.
Non gli si era piantata nel cuore. I corpi estranei sono più facili da estrarre dai tessuti molli. Lei gli si era piantata nelle ossa. Il suo ricordo era rimasto lì, si era calcificato male e ora non riusciva più a tirarlo fuori. Lui la amava. E lei gli aveva avvelenato il sangue.
Riuscirà l’amore per Delia a farlo emergere dalla Fortezza?
Valentina D’Urbano ha la capacità di catapultarti in una storia cruda eppure così vera da lasciarti senza fiato. Ti trasporta fisicamente alla fortezza, tra la luce che manca e il freddo che di notte si fa pungente.
Quella vita che ci manca
Valentina D’Urbano
Longanesi, 2014, 332 pag., € 14,90
Disponibile in eBook a € 8,99