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L’erede, Camilla Sten

“Racconti solo quello che ricorda”.
E così faccio.

La recensione di L’erede di Camilla Sten

Eleanor è stata cresciuta dalla nonna Vivianne dopo che la madre è morta di cancro. La nonna è stata praticamente una madre ma il rapporto tra le due, adesso che Eleanor è cresciuta, è diventato un po’ distante. Il mercoledì si sentono per telefono e la domenica sera cenano insieme.

Quando Eleanor va a casa della nonna per la consueta cena la trova agonizzante. Qualcuno, che Eleanor ha visto ma che non sa riconoscere a causa della propagnosia che la affligge, ha brutalmente ferito l’anziana con un paio di forbici.

Qualche mese dopo Eleanor e il fidanzato Sebastian vanno a visitare la tenuta di campagna che la ragazza ha ricevuto in eredità da Vivianne. Con loro c’è anche la zia Veronika e un avvocato venuto per inventariare tutto. La proprietà è molto grande e ben tenuta ma Eleanor non si sente al sicuro: Scricchiolii, passi, porte socchiuse, la casa sembra respirare intorno a loro e nascondere segreti. Il custode non si trova, una tormenta di neve imperversa fuori e Eleanor si sente sempre più minacciata da qualcosa di inquietante che si nasconde nel buio.

La mia opinione su L’erede di Camilla Sten

Pubblicato nel 2020, L’erede è un thriller dove ritroviamo le atmosfere dell’altro romanzo di Camilla Sten Il villaggio perduto. Anche qui abbiamo pochi personaggi costretti insieme in un ambiente sconosciuto e isolato, dei segreti che si svelano sul finale e un passato drammatico che ha ripercussioni sul presente.

La proprietà in cui è ambientato L’erede è all’apparenza il perfetto luogo di vacanza. Isolata, in mezzo al bosco e vicino a un laghetto la casa ha tutti i comfort del caso: stufe, cucina, camere spaziose, una legnaia e una cantina ben fornita. Eppure nel giro di poche ore diventa una trappola per i quattro protagonisti. Il maltempo, la neve e il freddo la trasformano in una trappola da cui è impossibile fuggire.

La trama è ben orchestrata anche se dalla metà si intuisce lo scenario che si andrà a svelare nei capitoli finali: una storia di tradimenti, colpe, rimorsi e follia.

La lettura scorre e il libro si legge velocemente ma mancano dei veri colpi di scena che facciano saltare quindi sì è una storia accattivante ma non memorabile. Nel complesso è un buon romanzo ma secondo me manca un po’ di mordente e della capacità di sorprendere veramente il lettore.

Buona lettura.

L’erede
Camilla Sten
Fazi, 2025, p. 360, €. 19,50

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