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Due donne in una, Anna Iollo

Sono sempre stata grassa e magra allo stesso tempo. Perché quando hai così tanta paura di diventare qualcosa, al punto tale da conoscere tutte le strategie e i trucchi per evitarla – quella cosa in realtà è dentro di te, ti confonde l’identità e ci sono dei momenti in cui non lo sai nemmeno tu cosa sei.

La recensione di Due donne in una, Anna Iollo

Teresa ha quarant’anni, ha una vita abbastanza piena di impegni, un lavoro che è diretto verso il successo e non riesce a diventare madre a causa dell’anoressia.
Accanto a lei molte figure femminili, alcune rigide e algide, con regole ferree e modi e forme che non deviano un millimetro dalla linea retta da percorrere, altre molto più umane, con desideri e difetti, incertezze, debolezze come quelle di tutti.
Teresa al centro, fra l’amore, l’amicizia e la famiglia, la maternità che non si capisce se sia un desiderio o un traguardo da raggiungere in un modo o nell’altro per sentirsi “normale”. “Amata”. “Giusta”.

Ma dimmi, esiste un uomo che non abbia rinunciato ad essere se stesso, che sia privo di dubbi e che non viva nell’incertezza?

La mia opinione su Due donne in una, Anna Iollo

Lei è convinta di essere grassa e continua a fare sport, prepararsi per la maratona, mangiare (poco) e poi pentirsi di quel poco che ha mangiato, che sicuramente la farà ingrassare tantissimo.
Lei vive due vite e si sente in colpa di quello che sta facendo ma “quando mi succede, invece, sto pensando che nulla è come lo vorrei, mi sento un uccello senza ali, un cane senza olfatto, un cavallo zoppo; è come se camminassi all’indietro e non potessi più vedere niente davanti a me.”
Lei è Teresa. Ha un passato da anoressica e anche ora non è che ne sia proprio uscita.
La sua storia scorre lenta e senza scossoni, pare un triste e monotono racconto di vita. Finché non prende LA decisione. Diventerà madre. E dato che non riesce a diventarlo con i mezzi canonici lo farà con la fecondazione assistita. Perché lei vuole essere madre. Ma questo desiderio è davvero suo o è invece frutto di obblighi e imposizioni, di convenzioni e di un senso di sé ancora non molto forte?

Non so esprimere un giudizio su Due donne in una di Anna Iollo. Non so ancora se mi sia piaciuta tanto o poco meno. So però che mi ha aperto un mondo di domande, alcune mai fatte a me stessa, altre che se ne stavano lì fra i non detti ma a volte pensati…
Il valore di una donna, la sua volontà, le convenzioni, il credere nelle proprie capacità, il seguire un percorso già segnato da altri, la volontà di esistere, al di là delle regole dettate da altri.
Un bel po’ di domande alle quali dovrò continuare a cercare risposte. E non è detto che alla fine si trovino e soprattutto che siano quelle giuste.

Ma che stranezza che gli opposti portino spesso nella stessa direzione e che il diverso sia uguale, l’ombra è solo una diversa prospettiva della luce.

Due donne in una
Anna Iollo
NeP edizioni, 2024, p. 248, €. 16,00

 

Polepole è Silvia, lettrice affamata e da poco tempo molto selettiva, geometra, architetto, perenne studente della vita. Sono nata nel 1973, in un soleggiato ultimo giorno di aprile, ho un marito e due figli meravigliosi, che riempiono la mia vita di emozioni belle. Passerei l’intera esistenza sui libri, con tazza di cioccolata fumante al seguito, senza distogliere lo sguardo se non per farmi conquistare dalla copertina di un altro libro.

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