
«Tom!»
Nessuna risposta.
«Tom!»
Ancora silenzio.
«Vorrei proprio sapere che cosa sta combinando quel ragazzo. Ehi Tom!»
La vecchia signora abbassò gli occhiali e lanciò un’ occhiata alla stanza al di sopra delle lenti, poi li sistemò di nuovo sul naso e guardò dal di sotto. Accadeva assai di rado che ci guardasse attraverso quando l’oggetto della sua attenzione era una cosa da poco come un ragazzino, perché quegli occhiali erano i suoi migliori, roba di cui sentirsi orgogliosi, ed erano stati fatti per bellezza, non per utilità; tanto che un paio di coperchi da stufa avrebbero prodotto lo stesso effetto. Per un momento assunse un’aria perplessa, poi disse, non minacciosamente, ma con un tono abbastanza alto da farsi sentire anche dai mobili:
«Beh, se riesco a metterti le mani addosso…»
Tom vive in una cittadina del Missouri, lungo le rive del grande fiume Mississippi.
Orfano di entrambi i genitori è stato adottato dalla zia Polly.
Zia che lo vorrebbe bravo e decoroso come Sid, l’altro ragazzo di casa.
Purtroppo Tom è uno scavezzacollo che una ne pensa e cento ne fa.
Scansafatiche a scuola, nei giochi Tom è invece il capo indiscusso dei ragazzi.
Coraggioso, indomito, battagliero, furbo come pochi, è amico di tutti e in particolare dello straccione del paese Huckleberry Finn.
Tom vivrà mille avventure con i suoi amici, alcune pericolose e altre puramente divertenti.
Le avventure di Tom Sawyer fu publicato nel 1876 ed è uno dei romanzi per ragazzi più famosi.
Sicuramente è il romanzo che più di tutti mi riporta indietro nel tempo.
Più di altri classici, più di molti libri da femmina, Tom Sawyer per me rappresenta la gioia, il fiato sospeso, la paura e l’eccitazione delle letture prima di andare a dormire.
Tom è un personaggio simpaticissimo a dispetto delle sue marachelle e furbizie o forse proprio grazie ad esse.
E’ impossibile, leggendo questo romanzo da bambini, non aver voglia di provare almeno una delle mille cose che compie Tom e rileggendolo da adulti è forte la nostalgia per gli anni spensierati e pieni di sole dell’infanzia.
Come dice lo stesso Twain all’inizio del suo romanzo:
…Sebbene il mio libro si proponga soprattutto di divertire ragazzi e ragazze, spero che non sarà evitato per questo dagli uomini e dalle donne, poiché, in parte, la mia intenzione è stata di tentar di ricordare piacevolmente agli adulti com’erano un tempo essi stessi, che cosa provavano e pensavano, come si esprimevano, e in quali strane imprese si imbarcavano a volte.
Le avventure di Tom Sawyer è una di quelle storie indelebili, quei libri che una volta letti rimangono cristallizzati nella mente del lettore.
Le vicissitudini di Tom, la sua gioia di vivere, le sue marachelle vi coinvolgeranno e, se siete degli adulti talmente concentrati sulla vostra vita quotidiana da aver dimenticato com’eravate da piccoli, ci penserà il caro Tom a ricordarvi che anche voi, probabilmente, avete finto malanni per non andare a scuola, vi siete annoiati mortalmente durante le lunghe prediche domenicali e avete compiuto gesti mirabolanti per conquistare la nuova compagna di classe.
Dal romanzo furono tratte varie trasposizioni per il cinema e il teatro.
Ricordiamo il film del 1938 con la regia di Norman Taurog e David O. Selznick come produttore, prima versione in Technicolor del romanzo.
Nel 1980 usci il cartone animato Tom Sawyer, in 49 episodi.
La serie è ispirata ai romanzi Le avventure di Tom Sawyer e al romanzo successivo, Le avventure di Huckleberry Finn.
La serie animata faceva parte del progetto World Masterpiece Theatre della Nippon Animation.
http://youtu.be/CIABKMtq3qU
Le avventure di Tom Sawyer
Mark Twain
Mondadori, 2000, €. 9,00