
…I due cugini si guardavano negli occhi timidamente. Credevano di aver visto negli occhi sinceri e limpidi dell’altro un sentiero che conduceva oltre campi senza confini.
Sugio e Yoko sono cugini.
Si incontrano spesso a casa della nonna, una villa su un poggio che si affaccia sul fiume Tama.
Siamo negli anni della seconda guerra mondiale, nel 1943.
I due ragazzi si piacciono ma sono molto timidi; un giorno, in un treno affollato, credono di percepire delle ali l’uno sul corpo dell’altro.
Non avranno mai il coraggio di scoprire la verità, se le ali ci siano davvero oppure no, e la guerra non lascerà loro il tempo di vivere quell’amore così etereo e leggiadro.
Ali è un breve racconto di Yukio Mishima pubblicato nel 1951.
E’ la visione favolistica dell’amore adolescenziale, dei suoi sogni e di come si sopravvive alla morte dell’amata.
Yoko infatti morirà durante un bombardamento aereo e Sugio tutta la vita porterà il peso dell’assenza dell’amata, e dell’abbandono, sulle spalle.
Io devo davvero ringraziare una mia compagna di liceo che mi fece conoscere questo racconto e soprattutto l’incantevole edizione di Stampa Alternativa con testo a fronte.
Immaginate la meraviglia per chi, come me, ha sempre avuto un debole per il Sol Levante poter leggere il testo in italiano e poi perdersi tra la grafia giapponese.
Ali è un racconto di poche, pochissime pagine ma Mishima riesce a descrivere tutta la meraviglia del primo amore e tutto il dolore di chi resta.
Un piccolo, grande capolavoro.
Davvero una lettura da non perdere.
Ali
Yukio Mishima
Nuovi Equilibri, 1993, p.32
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