
Non mi piace nemmeno più fare una passeggiata per St. Johns. Non mi piace nemmeno più andare sul ponte, ed è il mio ponte preferito al mondo. Mi sono resa conto che tutta la città mi tormenta. E tutti questi posti nuovi, tutti quei palazzi nuovi, servono solo a ricordarmi che io non sono niente, non sono nessuno.
La recensione di La notte arriva sempre di Willy Vlautin
Portland è molto cambiata negli ultimi tempi. Le case nuove, i complessi residenziali sorgono a ritmi vertiginosi e i prezzi degli immobili toccano vette assurde. Comprare la vecchia casa in cui abita da sempre sembra a Lynette l’unica soluzione per rimettere in ordine la sua vita e assicurare al fratello disabile Kenny un futuro tranquillo.
Sono tre anni che Lynette fa 2 lavori, pasticcera la mattina e barista al pomeriggio. Per aumentare i margini di guadagno da qualche tempo fa anche la escort.
Quando però arriva il momento di prendere decisioni con la madre in merito alla casa scopre che la donna potrebbe aver deciso di cambiare idea.
Lynette è sicura però che quando la madre vedrà i soldi non avrà obiezioni e così decide, durante una notte pazza e disperata, di trovare quello che le manca.
La mia opinione su La notte arriva sempre di Willy Vlautin
La notte arriva sempre di Willy Vlatin, tradotto da Gianluca Testani, è un romanzo breve ma molto intenso.
Lo sfondo della vicenda è Portland che diventa rappresentazione del disfacimento del sogno americano. Sogno che non esiste più perché chi ce la fa lo fa solo perché ha i soldi.
A Lynette e sua madre la vita non ha mai regalato nulla.
La madre di Lynette è una donna disamorata, spenta, che affoga i dispiaceri nell’alcol e che non ha più la forza di fare le cose per gli altri. Reclama la volontà di essere egoista, di pensare solo a se stessa.
Lynette a trent’anni è una donna che ha vissuto mille vite: è scappata di casa, ha tentato il suicidio, ha avuto un aborto, ha sofferto di depressione e attacchi di rabbia. Eppure vuole, con le unghie e con i denti, la casa ed è disposta a fare di tutto per ottenerla.
La notte arriva sempre è un romanzo molto forte con una protagonista che all’inizio ci appare quasi fragile, totalmente assorbita dal lavoro e dalla cura del fratello e che, andando avanti nella lettura si rivela essere d’acciaio, capace di atti feroci per affermare il suo diritto a reclamare ciò che le appartiene.
Non ci sono personaggi positivi e la stessa Lynette non è una verso cui ci si affeziona o si prova simpatia eppure la sua storia, due notti e due giorni in una Portland piovigginosa e glaciale, ha il ritmo del thriller e il lettore non può far altro che seguire il suo folle percorso alla ricerca di giustizia.
La notte arriva sempre è un romanzo con una trama forte, a tratti violenta, personaggi al limite, capaci di tutto per ottenere ciò che vogliono.
Non sappiamo cosa ne sarà di Lynette, l’ultima immagine è lei che sale sulla macchina per andare via, ma la speranza ardente del lettore che l’ha accompagnata lungo un percorso infernale di rabbia, dolore e prevaricazione è che possa farcela davvero ad iniziare una vita nuova.
Buona lettura.
La notte arriva sempre
Willy Vlautin
Jimenez, 2021, p. 208, €. 18,00