Nell’anno del Signore 1894 diventai una fuorilegge. Come molte cose, non avvenne tutto in una volta.
La recensione di Fuorilegge di Anna North
In un Ottocento americano immaginario la società è basata su religione, preghiere a Gesù e nascite.
Dopo una terribile influenza che ha falcidiato la popolazione, i bambini sono sacri e guai alle donne che non possono averne.
La sterilità è vista come segno del demonio e le donne che non possono generare sono trattate come streghe, allontanate dalla comunità e spesso impiccate.
Ada è sposata e figlia di una levatrice rispettata ma la fama di sua madre non basta a salvarla dalla forca quando i figli non arrivano.
La ragazza però non ha nessuna intenzione di morire per una colpa non sua e così fa quello che nessuna nella sua città ha mai fatto: fuggire e rivendicare una vita che gli uomini le vogliono rubare.
La mia opinione su Fuorilegge di Anna North
Che meraviglia di lettura Fuorilegge di Anna North con la traduzione di Valentina Ricci.
Romanzo distopico ma anche western racconta di donne forti che non intendono arrendersi a un sistema che decide per loro e che le divide in due grandi gruppi: o sei fertile o sei una strega.
Ada è un personaggio bellissimo e indomito, una vera guerriera che rivendica il diritto di decidere e avere una voce.
Intorno a lei si muovono altre donne che hanno deciso di vivere secondo le proprie leggi, un gruppo di bandite che la accoglierà e le insegnerà ad essere una vera fuorilegge. Soprattutto le daranno la consapevolezza che la sterilità non è una colpa, la felicità non risiede esclusivamente in un matrimonio fecondo e che si è donne realizzate anche quando gli uomini ottusi e bigotti dicono il contrario.
Fuorilegge è un romanzo modernissimo che attraverso la storia di Ada racconta di lotte di genere, condizione femminile e diritti.
Un libro che è una vera perla, divertente, profondo, ricco di spunti di riflessioni e con fuorilegge degne del miglior Sergio Leone!
Buona lettura.
Fuorilegge
Anna North
Astoria, 2021, p. 272, €. 18,00