
Chiuse la conversazione, buttò il cellulare nel primo cestino che trovò e salì sulla metro per non fare tardi per la cena. Era una meravigliosa giornata d’autunno.
La recensione di Olga muore sognando di Xochitl Gonzalez
Romanzo d’esordio di Xochitl Gonzalez, Olga muore sognando si contraddistingue per la capacità di raccontare una storia molto seria con toni lievi. Il romanzo è una commedia che affronta il significato dell’essere madre e figlia, la politica statunitense e la storia di Portorico, le seconde generazioni, l’omosessualità.
Olga è di origini portoricane ma è nata e cresciuta a Brooklyn. Il padre tossicodipendente è morto di HIV e la madre ha abbandonato lei e il fratello Prieto quando erano adolescenti per amore della causa portoricana.
Olga è stata cresciuta dalla nonna e ora è una wedding planner di successo con uno spazio fisso in un programma televisivo di punta. Prieto invece si occupa di politica, fa parte del Congresso ed è stato sempre visto come uno dalla parte delle minoranze finché la firma di Promesa, atto estremamente contestato, inizia a fargli perdere consensi.
Siamo nel 2017 e l’uragano Maria si abbatte su Portorico facendo collassare la già debole economia dell’isola e mettendo in luce gli anni di politica di sfruttamento perpetrata dall’elite e dal governo statunitense nei confronti dei portoricani. E proprio dopo l’uragano la madre di Olga si rifà viva esigendo qualcosa che la figlia vorrebbe non dover fare.
La mia opinione su Olga muore sognando di Xochitl Gonzalez
È un romanzo strano questo. Inizia come una commedia raccontandoci di Olga e del suo lavoro favoloso e molto remunerativo, grazie ad alcune accortezze che la donna mette in pratica per guadagnare di più, e mano a mano che ci addentriamo nella storia vira verso il racconto della realtà di Portorico, di cui sapevo ben poco.
È una lettura molto scorrevole anche se devo dire per la prima parte del romanzo non si capisce bene dove l’autrice voglia portarci, perché ci stia raccontando di Olga e della sua famiglia. Da metà in poi invece si fa ben chiaro lo scopo della narrazione.
Olga e il fratello sono il simbolo delle seconde generazioni. Olga si è affrancata da tutto quello che rappresenta Portorico agli occhi degli statunitensi. Si è laureata in un’università dell’ Ivy League e avrebbe potuto fare qualunque cosa ma ha deciso per un lavoro quasi dimesso. Al contrario il fratello ha deciso di usare la politica per risolvere i problemi della città e aiutare i bisognosi.
Entrambi sono cresciuti con il peso dell’abbandono della madre. Le lettere che la donna ha mandato nel corso degli anni non hanno fatto altro che aumentare la sensazione di essere stati abbandonati e di non corrispondere agli ideali materni.
Nel corso del romanzo sia Olga che Prieto riusciranno a liberarsi dal giogo psicologico della madre trovando finalmente un equilibrio che consenta loro di essere felici.
Buona lettura.
Olga muore sognando
Xochitl Gonzalez
Fazi, 2024, p. 432, €. 19,00