
Sul finire dell’estate di quell’anno eravamo in una casa in un villaggio che di là del fiume e della pianura guardava le montagne. Nel letto del fiume c’erano sassi e ciottoli, asciutti e bianchi sotto il sole, e l’acqua era limpida e guizzante e azzurra nei canali. Davanti alla casa passavano truppe e scendevano lungo la strada e la polvere che sollevavano copriva le foglie degli alberi. Anche i tronchi degli alberi erano polverosi e le foglie caddero presto quell’anno e si vedevano le truppe marciare lungo la strada e la polvere che si sollevava e le foglie che, mosse dal vento, cadevano e i soldati che marciavano e poi la strada nuda e bianca se non per le foglie.
La recensione di Addio alle armi di Hernest Hemingway
Frederic è un giovane americano venuto in Italia la prima guerra mondiale. Guida le ambulanze e vede gli orrori della guerra ogni giorno e sempre più si rende conto dell’inutilità del conflitto.
Conosce Catherine, un’infermiera inglese, e i due si innamorano.
Dopo la disfatta di Caporetto, Frederic diserta ed insieme a Catherine scappa in Svizzera.
I due sono felici perché aspettano un bambino e vivono giorni di pace e tranquillità ma purtroppo la gioia durerà poco.
La mia opinione su Addio alle armi di Hernest Hemingway
Addio alle armi è un romanzo di amore e guerra pubblicato nel 1929.
Si basa sull’esperienza che lo stesso Hemingway ebbe in Italia nel 1918 come conducente di ambulanze per la Croce Rossa Americana; in quel periodo conobbe anche un’infermiera. Il romanzo fu pubblicato in Italia solo nel 1948.
Il libro racconta con uno stile asciutto l’esperienza di Frederic di fronte alla guerra e alla sua inutilità.
Frederic non ha ideali patriottici né crede che combattere nobiliti l’uomo; quando incontra Catherine e se ne innamora spera di poter iniziare con lei una nuova vita ma alla fine rimane solo. Un romanzo importante perché descrive la fragilità e la precarietà del mondo e delle certezze che ci circondano e sottende che l’unica cosa importante sia l’amore che però è fuggevole e mutevole e l’uomo non può farci nulla; può solo tentare di godere al massimo di ciò che ha sapendo però che non durerà per sempre.
Adattamenti per il grande schermo
Dal romanzo furono tratte molteplici versioni cinematografiche.
Nel 1932 uscì la prima trasposizione con Gary Cooper come protagonista.
Nel 1957 uscì una nuova versione con protagonisti Rock Hudson e Jennifer Jones. Nel film sono presenti anche Alberto Sordi e Vittorio De Sica che per la sua interpretazione fu candidato agli Oscar.
L’ultimo film è Amare per sempre con Chris O’Donnell e Sandra Bullock per la regia di Richard Attemborough. Il film è ispirato all’esperienza di Hemingway in Italia nel 1918 e alla sua relazione con l’infermiera Agnes, storia che ha poi ispirato il romanzo Addio alle armi.
Il trailer di Amare per sempre
Addio alle armi
Ernest Hemingway
Mondadori, 2007, p. 333, €. 8,08
Photo credits: terre-alte.blogspot.it
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