"Ma io sono infelice, sai? Ho bisogno di te!"
Grande silenzio è una graphic novel per adulti, sul tema degli abusi sessuali sui bambini.
Potente.
"Abbiamo tutti qualcosa da raccontare?"
"Sì, quasi tutti. Anche chi è stato un semplice testimone."
La recensione di Grande silenzio, Thea Rojzman, Sandrine Revel
Su un'isola sconosciuta in cui vivono...
Apro gli occhi e sono morto.
La recensione di Colorful di Eto Mori
Dal primo rigo sappiamo che il protagonista della nostra storia è morto. Non solo è morto ma in vita ha compiuto un peccato così grande che ora è escluso dal ciclo di reincarnazione e la sua anima è...
Le ultime note della canzone sfumavano sui titoli di coda del film. Il mondo reale riprendeva forma e vita intorno a Brendan.
Solo che, al posto di un regno fatato dove tutti vivevano per sempre felici e contenti, pieno di fiori e uccellini e abitato da re e regine, si...
Aspetto.
Il tempo gocciola lontano come un rubinetto rotto. COstante, ripete se stesso all'infinito, senza scopo né direzione.
E io aspetto, appesa alla fiducia.
Otto incipit di otto autrici per otto bellissime illustrazioni di Monica Barengo
A volte basta poco: la luce del giorno, una voce gentile, un pezzo di sapone con cui...
Un drago era morto.
Un enorme drago sputafuoco, nero e viola, giunto dall’inferno, era morto da qualche parte fuori dal castello.
Dalle mura cadeva una pioggia di spine ticchettando leggera sul selciato. Molte cose, strane e inquietanti, stavano accadendo in quell’antica fortezza che aveva già attraversato insolite sciagure negli ultimi sedici...
Cara Bea,
non sono arrabbiato con te. Non ti biasimo. Però mi devi una spiegazione, quello sì.
Lo so che sei andata via. Lo sappiamo tutti. Quando la mamma è entrata nella tua stanza e l'ha trovata intatta, abbiamo capito.
Due voci, due vite, due personaggi spezzati ma determinati a combattere e...
È tardi. I sette rintocchi mattutini del pendolo sembrano battere direttamente nella mia testa. La voce del Kairos, leggermente distorta dalla filodiffusione, annuncia mare sereno e leggera brezza da nord est.
Devo sbrigarmi o non arriverò in tempo per la colazione. Ogni muscolo del mio corpo protesta mentre mi costringo...
«Un dito di lambrusco, brindiamo?»
«A cosa, mamma?»
«Alla vita, riserva sempre delle sorprese.»
La recensione di Giochi di ombre, Daniela Dawan
"Nel cuore di un uomo di valore deve sempre esserci un piccolo spazio riservato alle cose insondabili che tali debbono restare."
Quattro amici: Antonio, dal fisico imponente, che scrive poesie come un...
"Oh, mannaggia" esclamò Linus Baker, asciugandosi il sudore dalla fronte. "Questo sì che è insolito."
L'eufemismo del secolo. Ciò che Linus osservava con crescente meraviglia era una ragazzina di undici anni di nome Daisy, impegnata a far levitare dei cubetti di legno. Questi ultimi ruotavano lentamente, formando cerchi concentrici nell'aria.
La...
È bella la fragilità, ti permette di entrare nel profondo delle cose.
C’è come uno scivolo che parte dalla testa e assottigliandosi scende a slalom fra arterie e organi, fino a raggiungere l’ombelico.
Più sei fragile, più lo scivolo si assottiglia.
Per molti sono poche le cose che riescono a raggiungere l’ombelico,...
Ci sono luoghi del passato che crediamo di aver scordato. Altri che sono fissi nella nostra memoria, ma che non rivelano la loro importanza fino a quando non ci torniamo.
Eleonora e Gabriele sono una coppia, lavorano insieme a numerosi progetti e sono mamma e papà della piccola Celeste, che...
"Toto, forse tu non hai ancora capito quanto sia difficile per me. Come credi che mi senta? Per i cinesi sono troppo italiana e per gli italiani troppo cinese! Non c'è un solo posto dove io riesca davvero a essere me stessa, anzi a volte non so nemmeno più...
Siss aveva molti pensieri mentre camminava, infagottata contro il gelo. Stava andando per la prima volta a casa di Unn, una ragazzina che conosceva appena; verso qualcosa di ignoto, e per questo così emozionante.
La recensione di Il castello di ghiaccio di Tarjei Vesaas
Siss e Unn, compagne di scuola da...
Sono da poco passate le undici. Con la stanchezza che mi sentivo addosso e l'eccitazione della giornata ero sicura che mi sarei schiantata in un minuto e invece ho gli occhi sgranati, a fissare nel lucernario un cielo più nero della quinta di un teatro. Mi sento come un'attrice...
Al suono della campanella mi fiondo letteralmente fuori dall'aula e, soprattutto, da quello che è diventato il mio inferno personale da circa tre anni. Respiro a fondo, immagazzinando quanta più aria possibile nei polmoni e mi faccio forza. Finalmente!, penso correndo alla velocità della luce verso l'autobus. Finalmente è...