Ecco la cosa bella del calcio: tutto è semplice e chiaro. Un goal è un goal, un dribbling è un dribbling e una rovesciata – ammesso che la si sappia fare – è una rovesciata.
La vita normale invece è piena di cose non chiare e di mezze verità. E...
Sono le dieci di sera del 16 ottobre 1968.
Le tribune piene dello stadio Olimpico di Città del Messico rumoreggiano di attesa ed emozione, mentre gli otto finalisti dei 200 metri si sistemano ai blocchi di partenza.
Tutti guardano la terza corsia, quella dell’americano Tommie Smith.
The Jet.
Lo chiamano così per la...
Me lo sono chiesto tante volte: Fede, ma perché vai ancora avanti, ma chi te lo fa fare? Ogni tanto nei momenti di sconforto è anche normale dirlo. Però io sto bene. Io quando entro in acqua, anche solo per allenarmi, sto bene, mi diverto ancora come le prime...
– Novantesimo minuto. Sai a che cosa corrisponde il novanta nella smorfia napoletana?
– Sì, alla paura – risponde Augusto.
Un misterioso stadio stregato ci aspetta in questa avventura, siete pronti a partire con noi?
Matilde prende in braccio il gatto nero e lo solleva con un urlo di gioia come fosse...
"Per favore, mi insegni il karate!" dice Daniel al signor Miyagi. "Voglio partecipare al torneo. Se batto Johnny, la smetterà di darmi fastidio."
"Prometto di insegnarti il karate, se tu prometti di imparare" gli risponde il signor Miyagi.
Quel giorno, Miyagi diventa il sensei di Daniel.
La recensione di Karate Kid di...
Se c’è un fatto che ho imparato nella mia breve vita è che c’è sempre qualcuno che sta male piú di te, e tu devi sempre fare la fila. E che c’è sempre qualcuno che si muove e si trucca meglio di te. E a te tocca sempre aspettare,...
Era una mattina d'estate quando Stella varcò, per la prima volta, il cancello di Villa Gentile.
Non fatevi ingannare dal nome, Villa Gentile non era affatto una villa, ma un vero e proprio campo sportivo. In realtà, osservandola con un drone dall'alto, vedreste un enorme giardino con una pista di...
"Ricordo il vento, e i miei capelli muoversi continuamente sulla schiena. Ero senza casco. E ricordo la folla in festa che sfreccia veloce sui due lati, per tutto il tempo; il rombare delle moto e i fischi ininterrotti dietro di me. Ricordo bambini che gridano, il mio nome qua...
Erano gli ultimi giorni di febbraio e Philadelphia sembrava più luminosa del solito. Certo, il cielo era grigio e il ghiaccio imbiancava strade, marciapiedi e parchi. Eppure, in quell’inverno del 1978 aveva fatto meno freddo che in passato e, da qualche giorno, si percepiva nell’aria il profumo delle foreste...
"Il pallone di cuoio rotolò qualche metro più avanti da lei, rallentando con gradualità, fino a che non si fermò del tutto, trattenuto dall'erba. Non appena vide la sfera bianca e nere spiccare tra il verde, le sue labbra si aprirono in un sorriso spontaneo e il suo viso...
"Realizziamo i nostri sogni affrontando col sorriso ostacoli e paure"
Bisogna darsi da fare, ragazzi. Non perdetevi niente, godetevi ogni secondo, godetevi ogni cosa"
La recensione di Se sembra impossibile allora si può fare, Bebe Vio
A 11 anni Bebe, dopo essere stata colpita da una forma acuta di meningite, subisce l'amputazione...
Ma le cose che fa Lily, i suoi gol a ripetizione, le vittorie che nessun maschio riesce a ottenere con la stessa facilità, non piacciono a tutti. Era una sera come tante, cominciava a fare freddo, quando me l'ha detto.
Una graphic novel da Sinnos, che parla di uno sport...
Per la prima volta, sono sola davanti al portiere. È un'occasione troppo ghiotta per farmela scappare. Nonostante l'emozione, cerco di rimanere ben concentrata. Individuo un angolino della rete a cui, secondo i miei calcoli, il portiere avversario non potrà mai arrivare. E poi tiro, con tutta la forza di...
Lo vedi com'è felice Malik?
Non c'entra la musica dell'iPod che gli entra nelle orecchie, sorride perchè sta facendo la cosa che più gli da gioia al mondo: correre.
La recensione di Corri, Malik, Corri, Luigi Garlando
Malik ha quattordici anni, è originario del Senegal ma vive in Italia, adottato all'età di...
Perchè lo chiami "compagno" e non "avversario"? E' un combattimento.
Omero rispose con una domanda: - Sai cosa significa ji ta kyio ei ?
Ci risiamo col menù di sushi...
- Signfica "io e gli altri insieme per progredire". Io non ho avversari sul tatami. Anche quando combatto, io ho un compagno...