Piccolo Uovo non voleva nascere. Non sapeva dove sarebbe andato a finire. Aveva sentito parlare di famiglia, ma non sapeva cosa voleva dire. Così decise di andare a vedere…
– Voi siete per caso una famiglia?
– Sì! Risposero in coro mamma, papà e i tre coniglietti.
– Anche la mia sarà così?
– Chi lo sa, ci sono talmente tanti tipi di famiglia…
Piccolo Uovo decise che voleva conoscerle tutte.
Piccolo Uovo non vuole proprio saperne di nascere. Dove andrà a finire? In che famiglia si troverà a vivere? Saranno buoni con lui? E chi saranno? Come, saranno? Saranno due mamme? Due papà? Ci sarà un solo genitore? Ma, soprattutto, la loro sarà una famiglia felice?< Quello che continuiamo a non voler capire è che i bambini sono molto più abituati di noi a vivere le differenze, a convivere con situazioni in parte ambigue ma che in realtà sono costituite semplicemente da tanto amore. Quello che rappresenta Piccolo Uovo è un mondo fatto di famiglie costituite in tanti modi diversi (famiglie allargate, con un solo genitore, famiglie adottive, anche famiglie con due adulti dello stesso sesso, sì, che si amano!); un mondo dove Piccolo Uovo deciderà di nascere, perché capisce, meglio di altri, che famiglia significa prima di tutto amore e armonia.
– Voi però siete solo due!
– Sì, ma siamo una famiglia! – risposero insieme.
Mi sembra molto fortunato, quel piccolo ippopotamo!
Per la cronaca, Piccolo Uovo è stato minacciato in molti modi diversi: condannato al rogo a Milano, ritirato da biblioteche e scuole materne con l’accusa di “deviare i bambini rispetto alla normalità”. E invece è una storia che in molti dovrebbero provare a leggere, soprattutto quegli adulti che a volte temono ciò che non conoscono, per riuscire a trovarci amore e rispetto per le differenze.
Vietato leggere?
Insomma, secondo voi chi nasce da questo Piccolo Uovo?
– Mamma, un gatto no. Pecché i gatti non nascono dalle uova. Nascono gli uccelli, dalle uova! O le tattarughe, o anche i coccodrilli.
– Però potrebbe andare a vivere con loro, se gli piacciono i gatti…
Dici? Certo che sarebbe strana una famiglia con due gatti e un uccellino o una tartaruga, no?
– Però se si vogliono bene… Anche Marco è diverso dalla sua mamma e dal suo papà, però è il loro figlio e loro gli vogliono taaaaaanto bene! Me lo ha detto lui!
– È vero, oppure potrebbe andare a stare con i pinguini, ti ricordi che i papà pinguini covano l’uovo al posto della mamma? E lei va a prendere il cibo?
Avete ragione. Allora non vi sembrerebbe strana una famiglia così? O magari una fatta da due mamme?
– Da due femmine? Ma forse il papà è morto e loro sono sorelle che stanno insieme?
– No, che dici! Se due si vogliono bene, che conta cosa sono, se sono femmine o maschi?
Piccolo Uovo ha vinto il Premio Andersen 2012 come Miglior libro 0/6 anni con la seguente motivazione:
«Per averci dato, attraverso un piccolo libro semplice e gentile, una rappresentazione precisa e poetica delle tante possibili famiglie. Per aver trattato con intelligenza e passione civile un tema forte e urgente. Per aver trovato le parole e le bellissime tavole di Altan per raccontarlo ai lettori più piccoli.»
Piccolo Uovo
Francesca Pardi, Altan
Lo Stampatello, 2011, pag. 28, € 11,90
ISBN: 978-88-905799-2-9
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