I film di Zebuk: Il Postino

postino copNon le ho detto niente. La guardavo e m’innamoravo.

Nell’estate 1952 Pablo Neruda è costretto all’esilio e giunge in una piccola isola del Mediterraneo.
Qui incontra Mario Ruoppolo, che da pescatore si trasforma nel suo postino personale.
Sarà lui, infatti, a consegnare a Neruda le lettere che le sue ammiratrici gli spediscono ogni giorno.
Il poeta gli fa conoscere la poesia, che Mario imparerà ad usare anche per conquistare Beatrice, la ragazza di cui si è innamorato. La sposerà anche grazie a Neruda. Il poeta non parla a Mario solo di poesia: il comunismo è la sua fede e una volta partito dall’isola lascerà nel suo postino la vocazione al comunismo stesso, non tanto come coscienza politica, quanto come fede nella persona e nel pensiero di Neruda. Il poeta un giorno, ripassando dall’Italia, troverà solo un bambino di nome Pablito, nato poco dopo la morte di Mario, avvenuta in un tafferuglio durante una manifestazione di piazza a Napoli.

 

Finito di girare 12 ore prima della scomparsa di Troisi, che per permettere a questo film di venire alla luce aveva rimandato l’operazione al cuore che, forse, avrebbe potuto salvargli la vita, il Postino è inevitabilmente visto come il suo testamento artistico.
Tratto dal romanzo Ardiente paciencia (1986) del cileno Antonio Skàrmeta, il Postino è sicuramente un film imperfetto ma ricco di poesia. E non soltanto per via di Neruda.
Tutto il film è come una poesia imperfetta ma commovente: le isole scelte come scenario della storia (Procida e Salina), la colonna sonora (premio Oscar) di Luis Bacalov e Sergio Endrigo.

E lo sguardo sofferente di Massimo, che resta lì impresso sulla pellicola e che sembra volersi congedare dal suo pubblico nell’unico modo possibile: recitando.

 

Il Postino (1994), Regia di Michael Radford. Interpreti: Massimo Troisi, Philippe Noiret, Maria Grazia Cucinotta. (Spagna, Italia, Regno Unito)

Silbietta
40enne, mamma di una ex Vitellina, moglie di un cuoco provetto. Le mie passioni: lettura e scrittura. E ZeBuk. Fresca Expat in quel di Londra, vago come un bambino in un negozio di giocattoli nei mercatini di libri usati. Forse è questo il Paradiso!

1 COMMENT

  1. Il Postino per me è un ritorno al Neruda di Canto General che ho sofferto nel primo anno di filologia spagnola e poi la sua riscoperta da grande. E’ anche la musica di Bakalov, è quel Massimo Troisi che non ho avuto tempo di conoscere perché ero da troppo poco in Italia. Grazie di riportarci un po’ indietro.

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