
Lo prenderete, detective Anderson?
Oh, sì. Lo prenderemo.
La recensione di The outsider di Stephen King
Pieno luglio. Si passeggia dopo cena, i bambini vanno da soli a comprare il gelato.
A Flint city è tutto come dovrebbe essere eppure accade l’impensabile.
Un bambino viene brutalmente ucciso e molti testimoni indicano l’insegnante di letteratura inglese nonché allenatore della squadra di baseball, Terry Maitland, come colpevole.
Moltissimi l’hanno visto mentre guidava un furgone bianco, dava un passaggio alla vittima e poi, coperto di sangue tornava tranquillamente al furgone, entrava in uno strip-club e prendeva un taxi diretto alla stazione.
La polizia non ci pensa due volte e arresta Maitland durante una delle partite della sua squadra.
Così, davanti a tutti.
Senza nemmeno averlo convocato in commissariato prima.
Sono sicuri delle testimonianze raccolte. Per Maitland è finita.
Invece scoprono, interrogandolo, che l’uomo il giorno in cui il bambino è stato ucciso si trovava con dei colleghi ad un incontro formativo.
Come è possibile che la polizia non abbia controllato se avesse un alibi prima di arrestarlo di fronte a tutta la città?
Eppure le impronte digitali sulla scena del crimine combaciano con quelle di Maitland ed anche il sangue è del suo stesso gruppo sanguigno.
Due uomini però non possono essere nello stesso luogo allo stesso tempo.
In una corsa contro il tempo, nell’arco di un’estate calda ed opprimente, la polizia scoprirà che sono tante le cose impossibili che accadono nel mondo e Terry potrebbe essere una di queste.
La mia opinione su The outsider di Stephen King
“Dormi, bambino dormi”, disse Holly. “El Cuco è sul soffitto, è venuto a mangiarti”.
Un’indagine che diventa ramificata e molto complicata, bambini uccisi brutalmente e qualcosa di nascosto e terribile che si appropria di noi: questi in sintesi i temi dentro a The outsider di Stephen King.
Non è un horror, non fa paura ma piuttosto fa nascere nel lettore un senso di sgomento e di ansia andando avanti nella lettura.
Tante cose accadono, tanti tasselli che piano piano si uniscono fino a formare un quadro che di normale non ha niente.
Il libro è abbastanza lungo ma la lettura scorre velocemente.
Molto interessanti le prime pagine dove vengono riportati i verbali delle testimonianze dei testimoni contro Maitland.
Nemmeno troppo velate le critiche al sistema, prima l’arresto poi il circo mediatico davanti al tribunale che porterà ad un ennesimo omicidio.
The outsider è una storia molto cupa anche se si svolge nell’accecante luce estiva.
Una storia di dolore, paura e rifiuto di ciò che non comprendiamo.
I personaggi sono ben delineati, il mio preferito è Holly, la donna chiamata ad aiutare nelle indagini e che riuscirà a portare tutti sulla giusta strada seguendo le sue intuizioni.
Holly è riservata al limite del parossismo, molto timida eppure sarà colei che trascinerà tutti con la solo forza delle sue parole.
The outsider è un libro che, pur se con qualche lentezza, riesce a tenere alta l’attenzione del lettore e a regalare qualche brivido. Forse il libro si dilunga troppo nei capitoli finali, che fondamentalmente non aggiungono nulla ad una storia ormai conclusa, ma probabilmente l’intento di King era di mettere un punto non solo alla storia ma anche di chiudere il cerchio sulle vicende dei vari personaggi.
Buona lettura.
La serie tv The outsider
Nei primi mesi del 2020 è andata in onda su Sky Atlantic la serie tv omonima tratta dal romanzo.
Ideata da Richard Price con soggetto di Stephen King la serie vede come interpreti principali Jason Bateman, Julianna Nicholson, Ben Mendelsohn e Bill Camp.
La serie tv è molto diversa rispetto al romanzo, ci sono personaggi aggiunti e di altri viene completamente cambiata la storia personale.
La pecca maggiore è secondo me un’eccessiva lunghezza. Infatti è composta da 10 puntate ma credo che il prodotto finale sarebbe stato migliore tagliando qualcosa.
Inoltre in alcuni punti la serie tv diventa drammaticamente lenta e quindi anche i colpi di scena ne risentono.
Molto belle le ambientazioni, ottime le interpretazioni degli attori però, dopo averla vista, mi è rimasta la sensazione di qualcosa di non completamente realizzato soprattutto nel finale.
Nel complesso The outsider è un prodotto abbastanza buono però di molto inferiore al romanzo.
Buona visione.
The outsider
Stephen King
Sperling & Kupfer, 2020, p. 544, €. 19,90