
Nell’oscurità, due ombre si avvicinano attraverso il crepuscolo fitto e senza speranza. Le loro mani s’incontrano e la luce si riversa inondando ogni cosa, come cento urne d’oro che, aperte, fanno uscire il sole.
La recensione di La canzone di Achille di Madeline Miller
Patroclo è la voce narrante che ci guida lungo tutto il romanzo e ci racconta con voce pacata la sua storia. Nato da un padre che avrebbe desiderato un figlio diverso, scacciato e mandato presso Pelèo a Ftia, Patroclo vede da subito in Achille il suo destino. Il figlio di Peleo è il migliore del suo tempo e sa che tutti si aspettano grandi gesta da lui.
Achille e Patroclo diventeranno inseparabili nel corso degli anni fino ad andare a combattere a Troia insieme. E là sul campo di battaglia la morte li aspetterà.
La mia opinione su La canzone di Achille di Madeline Miller
Madeline Miller scrive quello che è probabilmente uno dei libri più letti e consigliati.
La canzone di Achille è un romanzo che tiene compagnia e si legge velocemente pur con qualche lungaggine di troppo in alcune parti. L’autrice racconta basandosi sui classici ma rendendo la vicenda naturale e comune. Capita di commuoversi soprattutto per la giovanissima età dei protagonisti, per i loro sentimenti estremi e fortissimi però non posso dire che questo romanzo mi abbia convinta del tutto.
La canzone di Achille è sicuramente una buona compagnia e l’autrice ha una prosa scorrevole e a tratti lirica però tutto sommato mi è mancata l’epicità che mi sarei aspettata.
Il mio personaggio preferito è Teti a cui l’autrice ha saputo dare la giusta fisionomia e distanza dagli umani.
Madeline Miller scrive sicuramente bene e anche se La canzone di Achille non mi è piaciuto particolarmente è un romanzo con un grande pregio: dare di nuovo voce alla Musa e rievocare l’antichità, gli eroi e le loro gesta gloriose.
Buona lettura.
La canzone di Achille
Madeline Miller
Marsilio, 2019, p. 386, €. 11,00