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Pet Sematary, Stephen King

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Pet Sematary, Stephen King

“Ma cosa c’è? si domandò lui, confuso e spaventato. Il cuore gli batteva all’impazzata; la cute era gelida e sembrava improvvisamente troppo scarsa per ricoprire il cranio; dietro gli occhi, lui avvertiva materialmente il fiotto di adrenalina. Era vero, e lui lo sapeva, che gli occhi umani escono dalle orbite quando la paura è intollerabile: non si limitano a dilatarsi, sporgono realmente via via che la pressione sanguigna sale e quella idrostatica dei fluidi del cranio aumenta. Cosa diavolo è? Fantasmi? Cristo, è proprio come se qualcosa m’avesse sfiorato in queso corridoio, qualcosa che non ho visto, ma quasi.”

Un cimitero per gli animali. Come ce ne sono tanti, dove i bambini seppelliscono i loro piccoli amici quando questi li abbandonano. Ma nella città di Ludlow non è solo quello. Andando oltre si trova un’antica terra usata dagli indiani Micmac. Una terra da cui gli animali resuscitano. E’ qui che Luis seppellisce il gatto della figlioletta Ellie che è stato investito sulla superstrada vicino casa. La piccola non è pronta ad affrontare la morte ed il padre vuole evitarle un dolore. Ma da quel cimitero non si torna come prima. Quella terra ha un potere ma gli animali risorti non sono gli stessi. Nonostante questo, quando l’altro figlio di Luis muore, sempre per colpa di quella maledetta superstrada, egli si tormenta nel dolore e trova un’unica soluzione. Ignorando le raccomandazioni a non andare oltre, non importa quanto lui lo ritenga necessario. E da quel momento la situazione non può che peggiorare.

Logicamente se uno sceglie di leggere un libro di Stephen King, non può aspettarsi una commedia. Sapevo cosa mi apettava, non era il suo primo racconto che leggevo. Ma non si è mai abbastanza pronti all’inquitudine che pervade leggendolo, specialmente se uno lo fa di notte, prima di addormentarsi. Un libro che ho comunque faticato a smettere di leggere perchè cercavo di giugere ad un punto che mi desse un attimo di sollievo: ma invano. Tragico e misterioso ti fa sprofondare nei tuoi peggiori incubi e nelle tue paure.

E comunque King è un mito! Nonostante tutto un libro da non perdere!

PET SEMATARY
Autore: Stephen King
Sperling & Kupfer, 1985, p. 424, €. 16,47

12 COMMENTS

      • Questo libro è terribbole!!
        Anche il film (io come al solito, oltre a soffrire con il libro ho sofferto pure col film…visto di notte…) e aveva pure come ciliegina sulla torta lo stesso Zio Steve che faceva il prete al funerale di Cage (oddio il bimbo che ritorna in vita…una cosa che non dimenticherò per il resto dei miei giorni…)

        • Un conto è il morto ammazzato.
          Un conto è un libro che ti fa venire una fifa boia e metà delle volte non riesci a capire che cos’ è che ti fa così paura..

          • Elisa il morto ammazzato può far paura per come viene ucciso (in realtà più che paura crea tensione narrativa via…).
            La paura in King è tutto quello che non puoi spiegare razionalmente (il vampiro, il diavolo, i morti che tornano in vita eccc…)…e che non sai come sconfiggere quel tipo di paura

            • Concordo!
              Perchè un mostro della fantasia lo sai per principio che non è vero e s’ c’è tensione ma finisce l’.
              Ma King ci mette le cose che potrebbero anche essere vere.. ed è molto più inquietante! Tipo che vai a letto e ci pensi.
              E magari ti alzi per controllare se hai chiuso bene la porta, come se i fantasmi potessero entrare da lì.

              • Ma io sono d’accordissimo , infatti apprezzo la sua bravura ma davvero non riesco a leggerlo , mi fà troppa fifa , invece il poliziesco lo leggo tranquillamente (nsomma tranquillamente è una parola grossa ;))

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