Altro lunedì, altri consigli letterari!
Stavolta, visto il tempo caldo, la voglia di far nulla (o quasi) e il cielo limpido….
…ci siamo chieste: “Perchè non fuggire su un’isola?”
Detto, fatto.
Perchè il bello di un libro è che ti permette di progettare le tue fughe in giro per il mondo restando sedute sul divano di casa.
E allora, i consigli di questa settimana sono a tema con l’isola o, meglio…
Eccovi le nostre personali ISOLE LETTERARIE.
Per andare all’avventura, da soli o in compagnia dei bambini.
Alla ricerca del tesoro o di noi stessi.
A combattere Capitan Uncino.
O le paure interiori.
Ma ora basta parlare: Si salpa, ciurma!!
5 ISOLE LETTERARIE
- L’isola di Arturo, Elsa Morante. La trama: Il romanzo è un’esplorazione attenta della prima realtà verso le sorgenti non inquinate della vita. L’isola nativa rappresenta una felice reclusione originaria e, insieme, la tentazione delle terre ignote. L’isola, dunque, è il punto di una scelta e a tale scelta finale, attraverso le varie prove necessarie, si prepara qui, nella sua isola, l’eroe ragazzo-Arturo. E’ una scelta rischiosa perché non si dà uscita dall’isola senza la traversata del mare materno; come dire il passaggio dalla preistoria infantile verso la storia e la coscienza. Il motivo della mia scelta: “Perché arriva un giorno, nella vita di ognuno di noi, in cui dobbiamo deciderci a far il grande passo e ad affrontare quello che c’è di là dal mare…” (polepole)
- Jack l’uomo della Folla, Diego Cugia. La trama: Jack Folla, l’ex detenuto numero 3957 di Alcatraz è tornato per ricordarci le verità che fanno male, le notizie taciute, la memoria tradita di un Paese senza faccia, di un’Italia di zombie mascherati da uomini nuovi. Jack dice quello che pensa dello sceicco e della giornalista, dei missili intelligenti e dei generali da talk show, della vanità di chi ci governa. Jack parteggia e si schiera. Il motivo della mia scelta: “Siete mai stati rapiti da jack folla? lui vive in un isola dentro di voi” (lucia)
- Il signore delle mosche, William Golding. La trama: Un gruppo di ragazzi inglesi, sopravvissuti a un incidente aereo, resta abbandonato a se stesso su un’isola deserta e si trasforma in una terribile tribù di selvaggi sanguinari dai macabri riti. Golding nel 1983 ha ottenuto il Nobel per la letteratura. Il motivo della mia scelta: “Perchè, a volte, l’isola e la lontananza dalla civiltà possono scatenare il peggio nell’essere umano…” (silbi)
- L’isola del tesoro, Robert Louis Stevenson. La trama: La grande avventura di Jim Hawkins, giovane mozzo, alla ricercdel favoloso tesoro di Flint, sepolto su un’isola. A bordo della Hispaniola, poco prima di raggiungere la meta, Jim scopre che il cuoco di bordo, Long John Silver, è in realtà il capo dei pirati superstiti di Flint, imbarcati sulla nave come marinai. Una volta sull’isola ha inizio la battaglia, da cui Jim e i suoi usciranno vincitori. Silver, catturato, riuscirà a fuggire… Età di lettura: da 9 anni.
Il motivo della mia scelta:“Perchè mi porta indietro alla mia infanzia, chi non l’ha letta??!!” (angela)
- Peter Pan, M.J. Barrie. Trama: Il personaggio di Peter nasce in origine per una commedia: ‘Peter Pan’ o ‘Il ragazzo che non voleva crescere’, ancora rappresentata in Inghilterra nelle recite scolastiche natalizie. Peter Pan, simpatico sbruffone che sa suscitare tenerezza, è alla ricerca di una mamma per una schiera di bambini abbandonati o scappati di casa, di cui è capo indiscusso. La trova in Wendy, una assennata ragazzina della borghesia londinese, che si lascia trascinare, con i due fratellini Gianni e Michele, in favolose avventure che sono per Peter l’assoluta quotidianità. Wendy resterà con Peter nell’Isolachenoncè finché la nostalgia di casa non la spingerà a tornare, accettando così implicitamente anche il passaggio dalla fanciullezza all’età adulta. Il motivo della mia scelta: “Perchè ognuno di noi deve visitare una volta nella vita la sua personale Isolachenoncè” (Lo staff)
Devo leggerli e rileggerli tutti quanti, questi… 🙂
Io ho già fatto outing di là … non ho mai letto Peter Pan e devo fare ammenda 😉
sto leggendo l’isola del tesoro ora, a quarant’anni: e sono troppo contenta!