
I commedianti non son capaci di tener segreti; dicono tutto. (Amleto: atto III, scena II)
Amleto, principe di Danimarca, viene spinto dal fantasma di suo padre, a cercare la vendetta contro l’assassino del genitore, ovvero suo zio Claudio, divenuto re e nuovo marito della madre di Amleto, Gertrude.
Amleto, che non può svelare a nessuno ciò che ha appreso dal fantasma, inizia a comportarsi in modo sempre più strano, tanto che Gertrude, preoccupata per la salute del figlio, fa chiamare gli amici del figlio, Rosencrantz e Guilderstern con lo scopo di indagare sui motivi della malinconia di Amleto.
I due, però, rivelano al principe il perchè della loro venuta e tentano di fargli tornare il sorriso coinvolgendo una compagnia teatrale.
Ed è qui che Amleto decide di osservare l’assassino di suo padre.
Chiede, infatti, ai commedianti, di allestire una rappresentazione teatrale che rivela come un re è stato ucciso da suo fratello.
Nel frattempo, il re si è convinto che la malinconia di Amleto sia da attribuire di più all’amore del giovane per Ofelia, la figlia di Polonio.
La sera della rappresentazione teatrale, ovviamente il re resta molto scosso dalla storia narrata, “L’assassinio di Gonzago”, tanto da lasciare il teatro pieno di rabbia.
Da questo momento sarà una parabola senza sosta di momenti drammatici, fino alla conclusione.
Amleto è una delle opere più rappresentate nei teatri di tutto il mondo e quella che vanta anche più riduzioni cinematografiche.
Il tema della storia è la lotta tra l’essere e l’apparire (Avete presente, no? Essere, o non essere, questo è il problema).
E il protagonista è anche ad un passo dalla follia.
Ma si parla anche di molte, moltissime cose: il potere, l’incesto, l’amicizia, la morte, il suicidio, il mondo soprannaturale.
Insomma, ci sono tanti motivi per i quali questo dramma di Shakespeare ha così tanto successo.
Dicevamo del cinema.
Tante le trasposizioni dell’opera e tanti gli Amleto che si sono susseguiti nel corso degli anni (Mel Gibson e Kenneth Branagh, tra gli altri).
E tantissimi anche i film ispirati ad Amleto:
dal già citato Rosencrantz e Guilderstern sono morti di Stoppard, a Nel bel mezzo di un gelido inverno di Branagh (che narra di una stramba compagnia alle prese con l’opera di Shakespeare).
E, non da ultimo, proprio a voler guardare tutto tondo, la storia di Amleto, di suo padre ucciso da suo zio è anche la storia di Simba, Scar e Mufasa.
Questa è follia, se pure c’è del nesso. (Polonio: atto II, scena II)
Amleto
William Shakespeare
1988, Mondadori, 304 pag, € 6,75
ISBN 9788804314660