Intervista a Elisabetta Martignetti, autrice di “Weird like me”

Abbiamo fatto due chiacchere con Elisabetta Martignetti, dopo aver letto la sua prima graphic novel, “Weird like me”.

Ciao Elisabetta, benvenuta su Zebuk. Raccontaci di te!
Ciao Nicoletta! Innanzitutto volevo ringraziarti per avermi dato spazio su ZeBuk e per aver letto Weird like Me, ne sono davvero felice!
Come sai questo è il mio esordio come autrice unica ed è un libro autoprodotto nato da una passione sconfinata per il racconto per immagini che mi porto dietro da sempre.
Ho avuto la grande fortuna di avere dei genitori amanti dell’arte e della letteratura, sono cresciuta in una casa piena di quadri e in cui i fumetti riempivano gli scaffali delle librerie.
Ho una formazione classica e sono laureata in giurisprudenza, quindi con la parola scritta in un modo o nell’altro ho sempre avuto a che fare!
Mi sono formata da autodidatta come illustratrice lowbrow e pop surrealist e dal 2012 ho collaborato con diverse gallerie e riviste degli Stati Uniti dove quel genere artistico è molto diffuso. Ma quando l’illustrazione ha iniziato ad andarmi stretta, perché mi dava la possibilità di mandare un messaggio, ma non di raccontare una storia, mi sono iscritta alla Scuola di Fumetto di Macerata diretta da Fabrizio Faina.

Come è nata l’idea di scrivere “Weird like me”?
L’idea di scrivere Weird like Me è nata dalla mia passione per le storie di formazione. Sono stata sempre affascinata dall’adolescenza perché a mio avviso è un momento della vita molto particolare: non sei ancora un adulto ma neanche più un bambino.
Nell’adolescente c’è la forma embrionale dell’adulto che sarai, un embrione che racchiude mille possibilità e ciò diventerai da grande è influenzato anche dalle esperienze che vivi durante l’adolescenza. Le amicizie, i legami che stringi in quel periodo della vita te li porti dietro per sempre.
Crescendo si conoscono tante persone, molte delle quali diventano amici, ma io sono completamente d’accordo con la bravissima Michela Murgia che diceva che gli amici che ti fai a 16 anni hanno una qualità che nella vita sarà poi irripetibile, perché sono testimoni di quando tu potevi essere ancora tutto. Non è un caso che si sia scritto e si scriva ancora tanto dell’adolescenza, perché è una parte della vita interessantissima.

Quanto di te c’è in Nina?
Quanto c’è di me in Nina…. Allora, secondo me quando si parla di romanzo di formazione da un certo punto di vista si parla sempre di romanzo autobiografico, almeno dal punto di vista delle emozioni descritte. Anche se Weird like Me non racconta la mia storia, in realtà parla di stati d’animo che io ho vissuto così come, credo, tutte le persone adulte. Penso che il “sentirsi diversi” sia un sentimento molto comune nell’adolescenza che quasi tutti abbiamo provato, direi che è un passaggio obbligato! Chi non ha vissuto il contrasto tra il desiderio di distinguersi e mostrare la propria personalità, e quello di omologarsi, uniformarsi al gruppo? Ci si sente sempre un po’ strani, un po’ fuori posto a sedici anni, ma fa parte della vita e va bene così!

Cosa leggevi da adolescente?
Da adolescente leggevo molti fumetti, in casa trovavo soprattutto Totem Comics e Dylan Dog di mio fratello, poi tanti romanzi, ho amato tanto John Fante, Stephen King Nick Hornby. Non ho un genere preferito ma i gialli e i thriller non mi deludono quasi mai!

Hai altri libri in cantiere?
Sto lavorando da diversi mesi ad un altro libro, un post young adult. Ci sono alcuni tratti in comune con Weird like Me, ma è una storia molto più intima, con un linguaggio diverso, ed anche graficamente è impostato in maniera abbastanza differente.

Ringraziandoti per la disponibilità ti faccio la domanda di rito per ZeBuk: dicci il tuo libro preferito e quello attualmente sul comodino.
Che bella la domanda finale! Allora, il preferito è Follia di Patrick McGrath. Sul comodino al momento ho due fumetti: Strangers in Paradise di Terry Moore che è un autore che io non smetterò mai di amare e studiare per la sua immensa bravura e poi Drinkinng at the movies di Julia Wertz, un graphic novel autobiografico molto divertente.

Grazie ancora per aver letto Weird like Me, dare voce agli esordienti, agli autoprodotti e in genere a chi non ha alle spalle grandi case editrici è una cosa molto bella e importante.

Nicoletta
Classe 1983 anni, romagnola, mamma di due splendidi bambini e di una stella nel cielo. Programmatrice, lettrice e multitasking (o almeno ci si prova!) Mi piace la lettura da sempre, ho voluto una libreria ampia e spaziosa nella casa nuova, che accogliesse tutti i miei libri. A natale, stufo dei libri accatastati ovunque, mio marito mi ha comprato un ereader. Ed è stata la fine…..

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