
Mia madre aveva vent’anni quando mi partorì. Dicono che ero nata male, asfissiata dal cordone ombelicale che si era arrotolato attorno al mio collo come un serpente.
I dottori credevano che fossi morta e, all’improvviso, dalla mia boccuccia nera uscì un grido rabbioso. Ero viva! I dottori tagliarono quel serpente, mi lavarono e mi adagiarono sul seno della mamma.
Rimasi figlia unica, mia madre il giorno dopo scomparve dalla mia vita, un’emorragia se la portò via. I dottori non riuscirono a salvarla. Così mi dissero.
Dopo vent’anni, dalle mie labbra uscì un altro grido, aveva un tono diverso: di rabbia.
Maledetti!
La recensione di Segni oltre la finestra di Sabrina Ginocchio
Segni oltre la finestra di Sabrina Ginocchio è un romanzo epistolare che racconta l’incontro tra due mondi apparentemente distanti: quello di una giovane detenuta e quello di un’anziana insegnante in pensione. Conosciamo infatti Margherita, una giovane detenuta in carcere per tossicodipendenza e spaccio, e Silvia, un’insegnante in pensione alla ricerca di connessioni umane.
Margherita è una giovane donna arrestata per possesso di droga. In prigione, le sue compagne di cella Matilde, Carla e Anna inizialmente la escludono.
Trova conforto nel disegno.
Un giorno riceve una lettera. A scriverla è Silvia, che si sente sola e desidera intraprendere un’amicizia epistolare. Alla prima lettera, però, riceve come risposta solo un disegno. Silvia, inizialmente spiazzata, decide di interpretare i disegni di Margherita e costruire racconti che danno voce alle emozioni e ai pensieri inespressi della giovane donna.
Il romanzo si chiude con il confronto tra le due protagoniste, mettendo in risalto la solidarietà femminile come forza di rinascita.
La mia opinione di Segni oltre la finestra di Sabrina Ginocchio
Sabrina Ginocchio l’avevamo già conosciuta per i suoi libri per bambini.
Segni oltre la finestra è il suo romanzo d’esordio, edito da Bonaccorso Editore. Si presenta come una raccolta che intreccia storie di donne attraverso un filo narrativo simbolico: la finestra, elemento centrale che funge da ponte tra mondi interiori ed esterni.
Attraverso questo dialogo silenzioso fatto di segni e parole, il romanzo affronta tematiche profonde come la solitudine e il desiderio di riscatto. La relazione tra le due protagoniste diventa un viaggio di scoperta reciproca, in cui l’arte e la scrittura si rivelano strumenti potenti per superare le barriere della comunicazione e dell’isolamento.
Un libro che mescola narrativa e illustrazione, offrendo una lettura intensa e poetica sulla forza dei legami umani.
Le illustrazioni di Alessandra D’Amico integrano il testo, usando il bianco e l’azzurro per enfatizzare il simbolismo della finestra evocando luce e speranza.
Sabrina Ginocchio, con una prosa fluida, scrive un romanzo molto empatico e coinvolgente che lascia un senso di riscatto.
Buona lettura!
Segni oltre la finestra
Sabrina Ginocchio
Bonaccorso Editore, 2024, 176 pag., € 15.00