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Incontri Speciali: Joanne Harris

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Ci sono autori che ami alla prima lettura: sono quelli che ti coinvolgono pagina dopo pagina, che ti fanno sognare, ridere, preoccupare e anche commuovere.
E sono gli stessi che vorresti incontrare, almeno una volta nella vita.

Sono sempre stata una grande ammiratrice di Joanne Harris.

Ho letto (quasi) tutti i suoi romanzi, alcuni li sto rileggendo in lingua originale.
Trovo che lei, come pochi, sappia entrare molto bene nella mente dei propri personaggi.

Riesce a caratterizzarli in maniera superba, tanto che, alla fine, quando arrivi all’ultima pagina sai già che ti mancheranno.
E quando, qualche giorno fa,  Barbara mi ha detto che la Garzanti mi proponeva un’intervista telefonica proprio con la Harris (in Italia per la promozione de “Il ragazzo con gli occhi blu”), sono rimasta (quasi) senza parole.

Ho cercato di non farmi prendere dal panico e… alla fine ci sono riuscita (più o meno!).

L’intervista a Joanne Harris

  • La storia narrata ne “Il ragazzo con gli occhi blu” è sviluppata come post di un blog. Come mai ha scelto questo tipo di forma narrativa? E cosa ne pensa del mondo dei blog e dei social network?
    In realtà ho scelto di raccontare la storia attraverso la narrativa in prima persona, che è una forma di scrittura molto antica.
    E il blog, ai nostri giorni, rappresenta una versione moderna delle lettere e dei diari.
    Personalmente ho attinto ad una tradizione antica nella quale i narratori usano la prima persona per entrare nella mente dei loro personaggi.
    Per quanto riguarda i blog e i social network il discorso è diverso e, di certo, non si può generalizzare. Alcuni blog sono divertenti, altri sono spazzatura.Viviamo in un mondo dove tutti sono ansiosi di avere voce in capitolo e con il blog abbiamo l’illusione che qualcuno ci ascolti.
    Io penso che in un mondo dove tutti sentono l’esigenza di essere ascoltati è difficile trovare la propria originalità. E con i blog possiamo assumere l’identità che vogliamo.
  • Blu è un serial killer, sua madre un personaggio cupo, Albertine una bugiarda. E’ difficile dare vita un personaggio negativo?
    Non è assolutamente difficile creare un personaggio malvagio. E’, anzi, facile, accedere al lato sinistro di ciascuno di loro.
    E in realtà questi personaggi diventano tossici se presi nell’insieme. Ognuno di loro è malvagio perchè fa qualcosa all’altro.
    Parlerei più di malvagità interconnessa. Ma mi chiedo anche come si comporterebbero presi singolarmente.
  • Dal momento che in quest’ ultimo romanzo si da ampia importanza ai colori, se potesse descrivere se stessa attraverso un colore quale sceglierebbe e perchè?
    Ho sempre pensato a me stessa come ad una particolare sfumatura di rosso molto brillante (che, non mi chieda il perchè, ma è anche il colore che associo alla cioccolata).
    E’, invece,  difficile dire il perchè mi vedo di questo colore perchè ognuno di noi percepisce le cose attraverso i sensi in maniera unica.
  • Noi di Zebuk siamo sempre molto curiosi. Ci piacerebbe sapere se ha un autore che l’ha influenzata nel suo modo di scrivere e un libro che, in qualche modo, le ha cambiato la vita.
    Di autori che apprezzo ce ne sono troppi e sarebbe difficile elencarveli tutti, così come non c’è un libro in particolare che mi ha cambiato la vita. Sul mio sito, tra le altre cose, potete trovare una lista di autori e libri che apprezzo.
    Quello che mi sento di dire è che nella mia vita ho letto tantissimo e ho impiegato tanto per trovare un mio stile di scrittura. Faccio, quindi, fatica a trovare un autore di riferimento per il mio stile.
  • Sul mio comodino, fino a qualche giorno fa, faceva bella mostra l’ultimo libro di Joanne Harris. Quali sono i libri sul comodino di Joanne Harris?
    Ho almeno una ventina di libri sul comodino, anche se, purtroppo, non ho il tempo di leggerli tutti.
    Se proprio devo nominarne uno, in questo momento sto leggendo Perfumes di Luca Turin, una guida delle essenze e dei profumi che è veramente fantastica.
  • E siamo giunti all’ultima domanda. Su zebuk diamo ampio spazio ai nuovi autori. Ha qualche consiglio da dare alle persone che vorrebbero intraprendere la carriera di scrittore?
    Sicuramente, ci sono almeno due cose che mi sento di consigliare ad un giovane autore: innanzitutto di continuare a leggere tanto (e non mi riferisco soltanto ai libri ma anche ai quotidiani), perchè purtroppo tante persone che pretendono di essere scrittori trascurano la lettura.
    Ma soprattutto trovate godimento e gioia in quello che fate. Perchè, a volte, soprattutto nel caso di un giovane autore alla ricerca di un editore, spesso quelle sensazioni positive sono le uniche alle quali aggrapparsi nei momenti difficili.

Ringrazio tantissimo Joanne Harris per avermi concesso qualche minuto del suo tempo, la Garzanti per avermi proposto l’intervista. Le “colleghe virtuali” più motivanti del pianeta. E, soprattutto Barbara “la temeraria”, che si è fidata di questa fifona di prima categoria.(Ora basta che inizia a somigliare al discorso di ringraziamento degli Oscar!).
A presto (spero) con nuove interessanti interviste letterarie.

14 COMMENTS

  1. Silbi, la mia sveglia stamani mi ha suggerito che se fossi corsa in ufficio avrei letto la tua intervista… ce ne fossero di sveglie così, ogni mattina! 😉

    L’intervista mi piace tanto, mi piacciono le domande e le sue risposte (anche se il discorso sui blog… mmm, mi sembra un modo di vedere le cose piuttosto negativo, il suo…) e sto continuando a leggerla e rileggerla…
    Che emozione deve essere stata parlare direttamente con Joanne… mi è venuta una voglia matta di correre a ordinare tutti i suoi libri, sai?!!

    Brava! Brava! Brava! :))

    • Qualche??? Io dopo aver letto la pagina di wiki… praticamente ce li ho messi tutti!!!
      Ma dove troverò il tempo di leggere questa mole, che si sta facendo sempre più grande…?

  2. Oddio sono già due volte che la rileggo, sono emozionata come se l’avessi fatta io e sono tanto orgogliosa di “lavorare” insieme a questo gruppo di pazze scatenate di Zebuk: adorovi!

  3. TI rifaccio i complimenti, ottima intervista, non dubitavo delle tue eccellenti capacità…e ora sono incuriosita anche io di leggere questo nuovo romanzo.

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