La gita a Tindari, Andrea Camilleri

“Ca quali affari e affari. Littre di pilo sono”
“Non ho capito”.
Arrosì Catarella.
“Sono littre comu a dire d’amori, ma …”
“Va bene, ho capito. E in quei dischetti?”.
“Cose vastase, dottori. Mascoli con fimmine, mascoli con mascoli, fimmine con fimmine, fimmine con armali …”
La faccia di Catarella pareva pigliasse foco da un momento all’altro.
“Va bene Catarè. Stampameli”.
“Tutti? Fimmine con omini, omini con omini …”.

Il commissario Montalbano è impegnato in una nuova indagine tra l’immaginaria Vigàta e il promontorio di Tindari.
Un triplice omicidio è avvenuto: un giovane dongiovanni che viveva al di sopra dei suoi mezzi apparenti, due anziani pensionati seppelliti in casa che improvvisamente decidono una gita a Tindari. Li collega, sembra, solo un condominio. Ma Montalbano ha una maledizione, sa leggere i segni che provengono dall'”antichissimo” che vive nel “modernissimo” continente Sicilia: lo aiutano un vecchio ulivo contorto, la sua squadra, la svedese Ingrid, un libro di Conrad e un Innominato senza pentimento.

A mio parere è il libro più bello della serie di Montalbano, un giallo che non lascia niente all’improvvisazione e che affronta un tema davvero delicato: la pornografia e le immagini diffuse in rete. Ma non è così semplice arrivare alla soluzione, i casi sono due e intricati, con un piccolo punto di contatto. Come d’abitudine Salvo Montalbano si appoggerà al suo intuito, e attraverso i suoi metodi anticonformisti e originali, si troverà di fronte al profondo lato oscuro degli uomini. In questo romanzo Camilleri è riuscito ad aprire una finestra su temi complessi e molto cattivi, e mantenendo il garbo e la delicatezza che lo contraddistinguono è riuscito a  farci affacciare in un pozzo profondo e nero, pur lasciandoci lontani dal pericolo di caduta con un parapetto di ironia: è vero che leggendo questa storia ci vengono i brividi lungo la schiena, però è anche vero che molto spesso abbiamo le labbra stirate in un sorriso.<

La gita a Tindari
Andrea Camilleri
Sellerio Editore Palermo, 2000, 304 p., € 10,00

Lucia Busca
Sono quella che legge due libri contemporaneamente, quella che ha l'e-reader, io piango quando la scrittura è bella, divento il protagonista del libro. Curiosa, tento di infilarmi in tutti i generi, scegliendo tra i grandi classici e osando nuovi autori. L'unica certezza che ho: non mi basterà questa vita per finire la mia lista dei desideri. "Io penso, disse Anna sfilandosi un guanto, che se ci sono tanti ingegni quante teste, ci sono tanti generi d'amore quanti cuori" (Anna Karenina)

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