
Tu mi suggerisci di riflettere ma non riuscirei mai a tenere in piedi il mio matrimonio per il quieto vivere. Non posso e non voglio ingannare me stessa e gli altri. Ho solo trentacinque anni e ho diritto di avere un uomo che ami solamente me, e me lo dimostri ogni giorno. Non sono disposta a tollerare l’inganno.
La recensione di La vigna di Angelica, Sveva Casati Modignani
Da due secoli la famiglia Brugliani è proprietaria del borgo e delle vigne, in provincia di Brescia, curate per avere vini pregiati e inimitabili.
Angelica, trentacinquenne, mamma di Elisabetta, moglie ed imprenditrice, è l’erede del patrimonio famigliare.
Ha alle spalle un matrimonio difficile, dove il marito beveva e non lavorava, finito con la morte di quest’ultimo e anche ora che si è risposata con il giornalista Raffaello Rovesti, la sua vita sentimentale non è delle migliori infatti scopre il tradimento, attraverso dei messaggi anonimi.
Una sera in sella alla sua moto, mentre piange, urta violentemente con un auto, senza gravi conseguenze. Il conducente dell’auto è un rinomato chef, Tancredi D’Azaro, ma per lei è un semplice sconosciuto.
Questo sarà il primo di tanti incontri che il destino ha in serbo per loro.
Tancredi è siciliano, affascinante, misterioso e molto bello. Una persona riservata che con Angelica riesce a sentirsi a suo agio.
Angelica è una donna a cui non ci può non affezionare, è forte e femminile al tempo stesso, ha tanti sogni ma i piedi per terra, una donna con molta forza di volontà che sta bene con se stessa.
Romanzo che parla di una donna e scritto da una donna, un inno alla forza delle genere femminile e alla capacità di rinascere, di rimettersi sempre e comunque in gioco.
Buona lettura
La vigna di Angelica
Sveva Casati Modignani
Sperling & Kupfer, 2015, p.475, € 19,90
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