
«Nel 2003 sarebbe andata molto meglio se se una nota signora dello spettacolo non avesse convinto tutta la giuria di qualità a darci “zero” per agevolare la salita sul podio di un suo amico. Purtroppo sono cose che con quel tipo di regolamento succedevano spesso. Per mettersi a posto la coscienza la stessa giuria ci diede il premio per il miglior testo.»
La recensione di Sono stato più cattivo, Enrico Ruggeri
Enrico Ruggeri al compimento del suo sessantesimo compleanno ci racconta la sua vita. Questa è la sua prima biografia ufficiale, ed il titolo è proprio il verso di una sua canzone.
Il libro inizia con episodi legati all’infanzia milanese, alla depressione del padre, agli anni del liceo nella Milano degli anni ’70, dove la contestazione la faceva da padrone.
La sua prima delusione amorosa, il suo amore per la musica e la creazione dei Decibel, durante gli anni dell’università, una band punk controcorrente, fino ad arrivare ai primi anni ’90 con i successi Sanremesi.
Enrico ripercorre la sua vita anche attraverso i tanti amici, quali Loredana Bertè, Mariangela D’Abbraccio (amica/amante), Alberto Camerini, l’incontro con la giovane Madonna, Domenico Modugno, l’autografo fatto alla allora sconosciuta Laura Pausini, la compagna Andrea Mirò.
Senza dimenticare il rapporto con le droghe: canne, anfetamine e cocaina e la decisione di smettere dopo un viaggio in Brasile.
Alla base di questo romanzo la rabbia che ha scandito tutta la sua vita, per un padre assente, per la sua precoce miopia, per un amore che non ha creduto al suo futuro. La rabbia è il motore di tutto…
Buona lettura.
Sono stato più cattivo
Enrico Ruggeri
Mondadori, 2017, p. 234, € 15,30
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