E liberaci dal padre, Elizabeth George

“Un cadavere decapitato, un’ascia insanguinata e un’ammissione sconcertante: “Sono stata io. Non me ne pento”. Questi gli elementi dell’omicidio di William Teys, un contadino di Keldale, nello Yorkshire, e tutti puntano verso la figlia di Teys, Roberta, una ragazza introversa e complessata che, dopo essersi dichiarata colpevole, si è chiusa in un silenzio impenetrabile. Eppure nessuno può credere a un’apparente verità così mostruosa e inquietante, tanto che padre Hart, il parroco della comunità, si reca a Londra per chiedere a Scotland Yard che venga fatta piena luce sul delitto. Una richiesta insolita, che tuttavia il commissario capo accoglie volentieri perché è l’occasione che aspettava per mettere alla prova una coppia di investigatori del tutto inedita: l’ispettore Lynley e il sergente Barbara Havers…”

Il romanzo mi è piaciuto molto perché va dal giallo al thriller con molti momenti di tensione soprattutto verso lo sconvolgente finale. L’ambientazione, come i personaggi sono molto curati e realistici, e le descrizioni non sono mai noiose.

In questa loro prima avventura, i due investigatori si trovano ad affrontare una prova davvero dura, una ragazza che ammette di aver ucciso il padre e che “non se ne pente”.
La coppia di investigatori formata dall’ispettore Thomas Linley, uomo affascinante e di famiglia nobile, riservato e freddo, nasconde un carattere tutto da scoprire, e la sua collega, il sergente Barbara Havers, donna con un passato difficile e poche soddisfazioni, che riversa nel lavoro un’intelligenza fuori dal comune ed un carattere a volte un po’ particolare.

E come mi aveva detto un’amica, per chi non ha mai letto nulla della George e ama il genere giallo, questo e’ il libro migliore da cui iniziare a conoscerla.

Buona lettura a tutti

E LIBERACI DAL PADRE
Elizabeth George
TEADUE, 2002, 390 pag., € 9.00