Non possiamo sfuggire al nostro destino, nemmeno dopo la morte. Ma possiamo farlo nostro e dargli forma. Le ragazze nascondono il viso perché non conoscono la verità: che Muhammad voleva renderci libere, ma gli altri uomini si sono portati via la libertà. Che nessuna di noi sarà mai viva finché non potrà dar forma al suo destino. Finché non potrà scegliere. Quanti malintesi. Qui dove siamo, raccogliamo la verità nelle nostre mani come acqua, cercando di contenerla, mentre la vediamo scorrere via. La verità è troppo scivolosa per essere trattenuta. Deve essere trasmessa, o come pioggia viene assorbita dalla terra, per sparire.
A’isha, viene promessa sposa a Maometto, all’età di sei anni e rimane per tre anni chiusa in casa perchè ancora troppo piccola per sposarsi, ed inizia a fantasticare sulla sua futura vita e sull’amore che lei prova per un amico. L’argomento trattato è delicato, in questo libro si parla della cultura islamica e della vita del profeta, la vita privata di Maometto raccontata dalla sua moglie più giovane.
Il romanzo è stato censurato negli Stati Uniti. A’isha è una donna passionale e determinata con i suoi molteplici difetti, ed è anche molto avventata. Secondo il romanzo il matrimonio tra A’isha e Maometto sarà consumato molti anni dopo a causa della giovane età e al fatto che lui la vedeva cone una figlia. Questa sitauazione ad A’isha non piaceva per nulla perchè nel frattempo lui continuava a sposare donne anche per alleanze politiche.
Maometto chiamava la moglie “mia sposa guerriera” e le insegnò anche a combattere. E nel racconto si narra anche che lui morirà proprio tra le sue braccia. Mi è piaciuta molto la protagonista, una donna con un carattere molto deciso e forte.
A’ISHA L’AMATA DI MAOMETTO
Sherry Jones
Newton Compton, 2009, 414 pag., €. 6,90
