Ritratto di un assassino, Patricia Cornwell

A Londra, nel quartiere di Whitechapel, tra l’agosto e il novembre del 1888, cinque donne vennero barbaramente uccise. Il misterioso autore di quegli efferati crimini è passato alla storia, e alla leggenda, come Jack lo Squartatore. Dopo più di cent’anni, finalmente la sua identità è stata svelata. Non da uno storico, non da un criminologo, non da un investigatore. Da una scrittrice. Utilizzando le più sofisticate tecnologie del XXI secolo, unite alla sua straordinaria intuizione e a una profonda conoscenza del mondo del crimine, Patricia Cornwell ha risolto un mistero che ha resistito per oltre un secolo. Il più famoso serial killer della storia ha così un nome e un volto: quello del pittore londinese Walter Sickert. Dopo avertci affascinati con le avventurose vicende di Kay Scarpetta e di Judy Hammer, la Cornwell ci regala un nuovo libro altrettanto coinvolgente e tragicamente autentico.

Ritratto di un assassino è, a tutti gli effetti, un saggio che la Cornwell scrive, dopo aver indagato per alcuni anni, sulla figura di Jack lo Squartatore.

Interessante è sicuramente il metodo investigativo, l’utilizzo della tecnologia per trovare tracce della colpevolezza di Sickert, del quale la Cornwell acquistò alcuni quadri (per poi donarli all’Università di Harvard) al fine di studiare anche le tematiche che egli dipingeva.
La Cornwell, essenzialmente, parte dal fatto che Sickert era nato con una malformazione abbastanza raccapricciante ai genitali, della quale ovviamente incolpava la madre, per la quale fu sottoposto a numerosi interventi chirurgi. Questa, secondo lei, la molla che scatenò nel pittore l’odio verso il genere femminile, che lui dipingeva sempre ai livelli più bassi.

Diciamo che per quanto io adori Patricia Cornwell sono rimasta comunque con un dubbio sulla validità di quest’ipotesi.
Ma, la freddezza che utilizza, soprattutto nel descrivere le ferite e le mutilazioni subite dalle vittime dello Squartatore, il suo narrare in modo così asettico, come solo un saggio può essere, le scene più cruente e l’inserimento di alcuni passi del racconto “romanzati” al punto giusto, ne fanno senza ombra di dubbio una lettura “da paura” e da manuale.

Se lo consiglio? Sicuramente, ma non ai deboli di stomaco!

RITRATTO DI UN ASSASSINO
Patricia Cornwell
Mondadori, 2002, 371 pag.
ISBN 8804525649

Silbietta
40enne, mamma di una ex Vitellina, moglie di un cuoco provetto. Le mie passioni: lettura e scrittura. E ZeBuk. Fresca Expat in quel di Londra, vago come un bambino in un negozio di giocattoli nei mercatini di libri usati. Forse è questo il Paradiso!

2 COMMENTS

  1. Ricordo che anche io rimasi un pò dubbiosa in merito alla teoria sull’evoluzione della figura dello Squartatore, ma trovai il romanzo degno della Cornwell dei tempi migliori (è forse l’ultimo libro leggibile prima della “decadenza” successiva).
    Da leggere!

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