Steve Jobs, Walter Isaacson

Un pomeriggio di sole, mentre si sentiva poco bene, Jobs, seduto nel giardino dietro casa, si mise a riflettere sulla morte. Parlò delle sue esperienze in India, circa quattro decenni prima, del suo studio del buddhismo e delle sue idee sulla reincarnazione e sulla trascendenza dello spirito. “Nell’esistenza di Dio credo al cinquanta per cento” disse. “Per la maggior parte della vita ho provato la sensazione che nella nostra esistenza ci debba essere qualcosa in più di quanto appare agli occhi.”

Ammise che, di fronte alla morte, forse stava sovrastimando tale possibilità per il desiderio di credere nell’aldilà. “Mi piace pensare che dopo la morte qualcosa sopravviva” disse. “E’ strano pensare che uno accumuli tanta esperienza, magari anche un po’ di saggezza, per poi andarsene completamente. Perciò io voglio davvero credere che qualcosa sopravviva, per esempio che la coscienza non venga meno”.

Poi fece una lunga pausa di silenzio. “Ma d’altra parte, forse” aggiunse, “si tratta solo di un pulsante on/off. “Clic!” e te ne vai.”

Fece un’altra pausa, e con un lieve sorriso: “Forse” disse “è per questo che non mi è mai piaciuto mettere pulsanti on/off sugli apparecchi Apple”.

La recensione di Steve Jobs di Walter Isaacson

Vita, morte e miracoli di Steve Jobs in questa biografia.

Walter Isaacson, convinto con insistenza dallo stesso Jobs a scrivere il libro, nell’arco di due anni intervista più di 100 persone e ha oltre 40 colloqui con il fondatore della Apple.Che dire?

Il risultato è un romanzo di una bellezza straordinaria, coinvolgente, intrigante, di ampio respiro, che con uno stile molto giornalistico, ma non per questo noioso,  fa vivere sulla carta non solo il personaggio Steve Jobs ma anche l’uomo con tutti i suoi difetti. E di difetti Steve ne aveva a iosa: si lavava solo una volta a settimana convinto che la sua dieta vegana lo purificasse e quindi gli impedisse di puzzare, cosa per altro  non vera e che creava enorme disagio ai suoi primi collaboratori, amava girare a piedi nudi, spesso sporchi, e al massimo, se proprio doveva, indossava un paio di sandali. Era un  uomo di giudizi estremi: le persone si dividevano per lui in due grandi blocchi: eroi o stronzi, e una volta che qualcuno finiva nel gruppo sbagliato non ne usciva più; discuteva progetti e prendeva accordi camminando col suo interlocutore per lunghissime passeggiate a Palo Alto e Cupertino.

Spirito eccentrico, libero, anticonformista, tipico figlio degli anni sessanta, dedito all’uso di acidi e alla meditazione, vegano convinto, seguace della dottrina Zen, in un certo senso ha incarnato il sogno americano dell’uomo che si fa da sé: insieme al suo grande amico Wozniak inizia l’avventura del primo computer nel garage di casa aiutato da amici e genitori per arrivare poi a distanza di 30 anni ad essere a capo dell’azienda tecnologica più importante del mondo. Certo il suo percorso lavorativo ha avuto degli alti e bassi ma è indiscutibile che la sua personalità e il suo spirito si ponevano al di sopra degli altri. Perché poi, a ben vedere, non è che Jobs fosse un programmatore eccezionale, anzi, però aveva la capacità di immaginare cosa la gente avrebbe desiderato.

la mia opinione su Steve Jobs di Walter Isaacson

Io ho amato visceralmente questo libro. Lo trovo davvero di una bellezza quasi imbarazzante. E io sono una che di tecnologia mastica poco e che non ha mai avuto un prodotto Apple. Ero una di quelle che sapevano dell’esistenza di tale Steve Jobs perché nei telegiornali mandavano in onda un servizio in occasione della presentazione di qualche nuovo prodotto.

Questo libro mi ha fatto conoscere un uomo lungimirante, intenso, in grado di anticipare i desideri del pubblico, probabilmente uno degli uomini col carattere più difficile sulla faccia della terra, odiato e amato con la stessa intensità dai suoi collaboratori, un artista che passava facilmente da un estremo all’altro, un genio, a conti fatti, ma è  anche l’uomo che ha  permesso che Toy Story esistesse e a quel punto gli si perdona tutto.

Leggete, assaporate, commuovetevi, eh sì, capita anche questo, invaghitevi del libro e della vita di Steve: davvero una lettura bellissima.
Buona lettura.

 

Steve Jobs
Walter Isaacson
Mondadori, 2011, p. 642, €. 20,00
Disponibile anche in ebook

SIBY
Francesca, 44 anni, mi firmo come SIBY su Zebuk. Amo leggere e fin da piccola i libri sono stati miei compagni. Leggo di tutto: classici, manga, thriller, avventura. Unica eccezione Topolino; non me ne vogliate ma non l’ho mai trovato interessante.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here