5 Letture per la Fashion Week

Zebuk questa settimana diventa modaiola.
Ma, essendo un sito letterario, lo fa in modo meno frivolo.
O, meglio, non troppo.
Dal momento che questa è la Fashion Week, vogliamo portarvi un pochino nel mondo della moda.
Che, come si sa, non è sempre così brillante e favoloso come può sembrare a prima vista.
Ma vogliamo utilizzare questo piccolo spazio per farvi riflettere anche su una società che, spesso, si sofferma più sull’apparire che sulla sostanza.
Quindi via libera ai bestsellers modaioli.
Ma bentrovati anche ad un paio di classici che, magari, a rileggerli oggi possono farci capire molte cose…

Buone letture!

5 libri per la Fashion Week

(per acquistare questi libri cliccate sui titoli)

  • Il diavolo veste Prada, Lauren Weisberger. Vestiti di lusso, feste esclusive, cascate di flash e fiumi di champagne. Chi rifiuterebbe un lavoro nel mondo dorato delle riviste di moda? A ventitrè anni, con una laurea in lettere in tasca e in testa il sogno di diventare scrittrice, Andrea Sachs si presenta a un colloquio per un posto da assistente nella redazione di “Runaway”. Nessuno osa dire di no a Miranda Priestley, la regina indiscussa del fashion system globale e Andrea non fa eccezione. Accantonati felpe, blue-jeans e ambizioni letterarie, si ritrova a completa disposizione della mitica, esigentissima Direttrice. Eccessi e protagonisti di un universo dal fascino indiscusso nel racconto romanzato delle esperienze dell’autrice al servizio di Anna Wintour, direttrice di Vogue America.
  • Tacco 12. Stiletto: istruzioni per l’uso per diventare belle, fighe e pure simpatiche, Veronica Benini. Disoccupata, single e così insignificante che potrebbe essere trasparente. Questa è Marta quando si imbatte nella Spora, uno speciale angelo custode fashion addicted che le indica la via dell’elevazione: la giusta scarpiera. Che non può mai essere raso terra, neppure per andare a letto, perché solo i tacchi tirano fuori la sensualità e la bellezza nascoste in ogni donna. Tutto dipende dalla rotazione che impongono al bacino (uguale a quella dell’orgasmo…). Di lezione in lezione, impareremo anche noi come scegliere le dieci calzature basic, individuare il modello che non fa male (esiste!) e, soprattutto, come evitare l’effetto cammello sui trampoli.
  • L’irregolare. Coco prima di Chanel, Edmonde Charles-Roux. Donna astuta e determinata, la stilista a cui dobbiamo il marchio della doppia C, che impreziosisce i cappelli, i tailleur e i profumi più famosi del mondo, ha legato il suo nome a un immaginario fatto di corpi eleganti e sottili, passerelle e salotti. Eppure c’è stato un tempo in cui Coco Chanel si chiamava solo Gabrielle e imparava a cucire nel collegio di Notre-Dame a Moulins, creando originali copricapo per se stessa e poi per le sue amiche; una Gabrielle che si innamorava, che sognava, Chanel prima del successo, Coco prima di Chanel. Con “L’irregolare” Edmonde Chales-Roux racconta soprattutto questa donna, che dietro l’immagine ribelle e i capelli corti nasconde una fragilità e una dolcezza insospettabili.
  • Vanity Fair (La fiera delle vanità), William M. Thackeray. Il romanzo ha come titolo completo “Vanity Fair: a novel without a hero”, ovvero “La fiera della vanità: un romanzo senza un eroe”. La vera protagonista della storia è infatti la società con le sue contraddizioni: apparentemente si esalta la condotta secondo moralità, ma in realtà di ogni cosa si reclama solo l’apparenza e vittorioso è sempre il più furbo, mai il più buono. A rappresentare i due tipi di condotta due personaggi femminili: l’ingenua, pura e ricca Amelia Sedley e l’arrivista, povera e intelligente Becky Sharp. Il filo dell’ipocrisia legherà la scalata sociale della prima all’esistenza inutilmente votata alla rispettabilità della seconda.
  • Colazione da Tiffany, Truman Capote. Holly Golightly, la protagonista di questo estroso romanzo breve, è una cover-girl di New York, attrice cinematografica mancata, generosa di sé con tutti, consolatrice di carcerati, eterna bambina chiassosa e scanzonata. È un personaggio incantevole, dotato di una sorprendente grazia poetica. Intorno a lei ruotano tipi bizzarri come Sally Tomato, paterno gangster ospite del penitenziario di Sing Sing, O.J. Berman, il potente agente dei produttori di Hollywood, il “vecchio ragazzo” Rusty Trawler, Joe Bell, proprietario di bar e timido innamorato…
Silbietta
40enne, mamma di una ex Vitellina, moglie di un cuoco provetto. Le mie passioni: lettura e scrittura. E ZeBuk. Fresca Expat in quel di Londra, vago come un bambino in un negozio di giocattoli nei mercatini di libri usati. Forse è questo il Paradiso!

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