Fumetti & Nuvole: Mike Mignola


a Cura di Chiara Trabella

Siete pronti per un nuovo viaggio nel mondo dei fumetti?
Questo mese la nostra Chiara Trabella ci conduce alla scoperta di un autore assai interessante:
Mike Mignola.
E se questo nome non vi dice molto, non vi resta che iniziare subito la lettura…
Perchè non si può mai sapere cosa si nasconde tra le righe.

Buona avventura!!

Mike Mignola

Ci sono libri che sono meglio del comfort food.
Hellboy di Mike Mignola è uno di questi.

Certo, se avete presente solo i film di Guillermo Del Toro potreste sollevare un sopracciglio:

due bei giocattoloni, effetti speciali e azione, ma insomma, lo spessore, pur superiore ai normali action movie di supereroi, non è granché.

Quando ho aperto per la prima volta un albo di Hellboy, anch’io la pensavo così.
Mi aspettavo la semplice trasposizione su carta di ciò che avevo visto sullo schermo.

E invece, accidenti.

Certo, c’è il personaggio del diavolo rosso che si fresa le corna per sembrare più umano.
E c’è una superficiale sovrapposizione nell’avvio della storia: le circostanze dell’arrivo sulla Terra del piccolo diavolo, la figura di Rasputin, il professor Bruttenholm, i nazisti.

Ma le somiglianze si fermano qui.

Dove Del Toro orchestra storie ritmate e ironiche, Mignola infonde nei suoi personaggi la grandezza e lo spessore dei veri classici, usando antiche leggende e studi di antropologia.

Intendiamoci: non che l’Hellboy cartaceo sia un tipo raffinato.
Ha i vizi umani in cui molti di noi si possono riconoscere: è sboccato, impulsivo, violento, persino pigro e ottuso.
Spesso salta alle conclusioni e spesso chiude gli occhi di fronte a ciò che gli verrebbe comodo non vedere.

Epperò si trova a non potersi tirare indietro di fronte al proprio destino:

continuano a menargli il torrone con la storia che lui distruggerà il mondo, ma lui alla fine vorrebbe ciò che tutti noi desideriamo, ovvero vivere in pace.

Ecco, in questo Hellboy è davvero tutti noi: è sempre fin troppo disposto a credere a ciò che gli dicono sul suo conto, e non considera l’ipotesi di poter essere diverso finché qualcuno non glielo suggerisce.

Hellboy inoltre si porta dietro tutto un mondo, quello del Bureau for Paranormal Research and Defense (BPRD), tanto da generare una serie di albi con questo nome.

Il Bureau è nato per indagare e in qualche caso eliminare tutti i fenomeni paranormali e magici.
È composto da creature non umane e da umani con doni speciali, che fino ad un certo punto perseguono lo scopo per loro fissato .
Ma prima o poi per tutti arriva il momento delle grandi domande:

è giusto combattere ed occultare il paranormale? Perché aiuto a combattere chi è simile a me? Essere umani è davvero tutta ‘sta gran cosa?

Così ci ritroviamo a vivere le avventure di Abe, l’uomo pesce, o di Roger, l’homunculus creato in laboratorio.
Ci identifichiamo in Liz, che ha doti pirocinetiche da tenere sotto controllo, ma anche negli sforzi paterni del professor Bruttenholm, che si occupa di Hellboy fin dal suo arrivo nel nostro mondo.

E ci riconosciamo in loro, perché per essere umani il DNA non conta.

 

PS: se non sono riuscita a convincervi, fate solo una prova: cercate una storia di due tavole, “Pancakes”.

E ditemi se non vi ha fatto star bene, coraggio.


 

 

Silbietta
40enne, mamma di una ex Vitellina, moglie di un cuoco provetto. Le mie passioni: lettura e scrittura. E ZeBuk. Fresca Expat in quel di Londra, vago come un bambino in un negozio di giocattoli nei mercatini di libri usati. Forse è questo il Paradiso!

2 COMMENTS

  1. Avevo già voglia di leggere Hellboy (me lo son fin sognata…). Adesso non solo ho ancora più voglia di leggerlo, ma ho anche voglia di pancakes!!!

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