Sul tavolino […] giaceva una Bibbia aperta, con le pagine arruffate al vento.La penna, posata nel mezzo, segnava una pagina dei Vangeli: San Luca, capitolo 23. Il versetto 43 era cancellato da una riga tracciata di furia, pur risultando ancora leggibile “In verità ti dico: oggi sarai con me in Paradiso”.
Sul margine superiore, a lettere tremolanti, c’era scritto “Tutte palle. Senza tette non c’è paradiso!
La storia mia e di questo libro ha origini lontane. Tutto cominciò quando, nel 2007, lessi lodi sperticate su Vanity Fair e sventolai l’articolo sotto gli occhi della mia migliore amica, anche lei, come la sottoscritta, nella stessa condizione di chi non ha né tette nè paradiso.
Peccato che il paradiso ricercato dalla protagonista del libro, Catalina, 15 anni da Pereira, Colombia, non sia proprio quello che intendiamo noi. La piccola Catalina ha due sfortune: essere nata bella, ma senza prosperità, e povera.
Il che è una vera disgrazia quando, il seno prosperoso è l’unica via per conquistare il cuore ( e soprattutto altro, non vi illudete) di uno dei tanti boss del narcotraffico colombiano, gli unici a poter garantire a Catalina e alle sue amiche, benessere e lusso.
L’amore qui non centra nulla, così vediamo per tutta la durata del racconto, questa combriccola di quindicenni ricercare quella ricchezza, attraverso mille e mille operazioni di chirurgia plastica: sembra quasi di vederle, piccole bambole colombiane, sfigurate dai tratti occidentali imposti dalla chirurgia plastica.
E così, tutto il romanzo, si srotola tra le peripezie di Catalina, tra falsi medici, prostituzione, episodi grotteschi, sfacciataggine adolescenziale, il tutto con un tocco leggero e ironico ma con un retrogusto amaro, amarissimo.
Così, Catalina si perde nei meandri di una lotta per la sopravvivenza, tra boss e vendette incrociate, mentre la vita della sua famiglia, di Pereira scorre fino a sorpassarla.
Che dire? Che consiglio e straconsiglio questo libro perchè è divertente ma niente affatto banale; perché ha una storia che, per quanto possa sembrarci assurda, poi non lo è; perché è ironico e senza l’ironia mai si sarebbe potuto avere un successo di critica tale. Quindi, si, leggetelo!
Senza tette non c’è paradiso
Gustavo Bolivar Moreno
Rizzoli, 2007, p. 291 €. 7,50
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