
Amodio era un groviglio di riccioli neri, poeticamente pasoliniani, che gli scendevano fieri e liberi sugli occhi. Occhi neri striati di nocciola, soprattutto in estate, occhi che si trovano soltanto al Sud, pieni di sole, sabbia e mare. Era facile, osservandoli, immaginare che questi stessi occhi, secoli prima, fossero appartenti a un dio greco. Ma Amodio delle divinità greche non conosceva neanche l’esistenza. I suoi occhi in realtà erano solo arrabbiati e spietatamente vogliosi di riscatto, a ogni costo. Delle divinità greche, tuttavia, Amodio aveva sia il corpo che il portamento, nonchè l’aura di orgoglio da guerriero innato. Le sue gambe parevano due colonne di marmo e le sue spalle, forti e robuste, reggevano un paio di braccia dai muscoli pronunciati e belli. Ogni cosa in lui era esageratamente pronunciata ma non volgare. Scolpite erano le sue labbra, piene e vive, color fragola, e anche gli zigomi, alti e fieri, della stessa fierezza che tutto il suo corpo emanava. Ogni parte di lui, a cominciare dai riccioli neri, pareva messa lì, su di lui, come a vestirlo, in modo che chiunque dovesse per forza ammirarlo. Pareva un’opera d’arte, Amodio Costa.
Armando rientra a Crotone dopo quattro anni.
Tante cose sono successe in quattro anni ma Crotone è sempre uguale.
Ana, la maestra di yoga piccola e amante dei pizzi che fa i cornetti migliori della città, lavora ancora nel solito bar e fa cadere ancora le tazze del caffè.
Vincenzo, l’amico d’infanzia cacciato di casa perchè gay, è diventato Vincenzina e canta la sera in un bar del centro.
Solo Amodio non c’è, il figlio di Costa uno dei capi della ‘ndrangheta locale.
Amodio, bello come un dio greco, con la passione per la boxe e il sogno di abbandonare tutto e fuggire in Grecia, quella Grecia che guardava dagli scogli del porto tutte le sere insieme ad Armando.
Amodio è il primo romanzo di Maurizio Fiorino, fotografo tornato a vivere in Italia dopo un periodo a New York.
Avevo notato questo libro alla fiera di Roma svoltasi a dicembre, Più libri più liberi, e ora finalmente ho avuto l’occasione di leggerlo.
Davvero una bellissima scoperta, un romanzo incalzante che riesce ad estraniare il lettore dalla sua vita e a trascinarlo in quella di Armando e Amodio senza mai un cedimento.
Si legge tutto d’un fiato questo breve libro e lascia in bocca un sapore amaro.
Perchè Amodio è la storia di uno scandalo: lo scandalo della ‘ndrangheta che uccide chi si ribella, chi si allontana dai comportamenti consoni alla cosca, e lo scandalo dell’omosessualità che osa palesarsi alla luce del sole senza il minimo pudore.
Un libro che ci ricorda, fastidiosamente, quanta strada si debba ancora fare verso la libertà dell’individuo: libertà di essere chi vogliamo, liberi da vincoli familiari e sociali.
Buona lettura.
Amodio
Maurizio Fiorino
Gallucci, 2014, p. 152, €. 16,50
Per acquistare: